Rissa Pincio, indagini chiuse. Fu una vendetta, 4 minori a rischio processo. Ecco che cosa scatenò davvero la maxi lite
Si è conclusa l’indagine della procura dei minori per la maxi rissa al Pincio. Quattro i minori a rischio processo per lesioni personali aggravate. Le indagini hanno portato alla luce l’antefatto, ossia una precedente rissa avvenuta lo scorso 21 novembre, che sarebbe stata solo un assaggio della violenta rissa scatenatasi il 5 dicembre.
Leggi anche:—>Caso Genovese, caccia ai pusher onnipresenti ai party. Si cercano altre vittime di abusi
Il 21 novembre scorso scoppia una lite tra un esiguo gruppo di ragazzi, tant’è che il padre di uno dei litiganti è costretto a intervenire per mettere pace ma viene picchiato. La lite è molto violenta, i giovani si picchiano addirittura con dei caschi: “Lo colpiva con un casco in faccia e gli provocavano lesioni consistite in un trauma piramidale nasale con tumefazione orbitale con ferite guaribili in trenta giorni“. Non solo, sempre con un casco uno dei due ragazzi si scagliava su un altro “colpendolo alla nuca e provocando un trauma cranico”, riportano gli investigatori.
Leggi anche:—>Il soldato Adler ha rintracciato i 3 bambini conosciuti nel lontano 1944
Dopo questo episodio, la fatidica maxi rissa di sabato 5 dicembre al Pincio. Sembra che i giovani picchiatisi il 21 novembre si siano rincontrati per caso. Questa la ricostruzione dei carabinieri: “Mentre si trovavano in compagnia di un folto gruppo amici, dopo aver avvicinato un minorenne con la scusa di un chiarimento per i fatti del 21 novembre e dopo averlo strattonato e fatto cadere e trascinato in mezzo alla cerchia, lo aggredivano con calci e pugni ai fianchi cagionandogli la frattura delle ossa nasali“. Non solo, perché un secondo ragazzo ha subito le botte del branco.
Leggi anche:—>Confcommercio, Sangalli: sarà Natale duro, perdite 2020 senza precedenti
Alla fine, un amico di uno dei due ragazzi picchiati ha incontrato poco più tardi, nei pressi della fermata della metro, il ragazzo che aveva provocato la rissa al Pincio ed è stato subito scontro. “Il mio assistito”, sostiene l’avvocato Alessandro Marcucci, “ha reagito a una aggressione subita. Dal video si vede solo un frame, ma i fatti sono andati diversamente“.