De Benedetti, durante la trasmissione Otto e mezzo, ha detto che scegliere tra Conte o Renzi è come decidere dove essere tumulati.
“È una domanda per sapere se preferisco essere tumulato a Torino o a Dogliani. Stiamo sempre parlando di bare“. Con queste parole l’imprenditore Carlo De Benedetti, in collegamento con la trasmissione Otto e mezzo, su La7, ha risposto alla domanda in cui la conduttrice Lilli Gruber chiedeva di chi si fidasse di più tra il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il leader di Italia viva Matteo Renzi. La questione fa riferimento alla tensione all’interno della maggioranza. Da settimane infatti l’ex sindaco di Firenze minaccia di aprire una crisi di Governo. Il motivo? La task force per la gestione del Recovery Fund proposta da Conte.
Se le minacce di Renzi dovessero trasformarsi in realtà e il Governo dovesse cadere, l’ipotesi più probabile è che si torni alle urne in anticipo. Fattore che fa tremare il centrosinistra, visto che secondo molti sondaggi le prossime elezioni potrebbero vincerle le destre. De Benedetti, tuttavia, interpellato anche su questa possibilità, è di tutt’altra idea. “Io non credo a questo scenario. Perché non si tiene conto di qual è la funzione dell’Europa. L’Europa non lo permetterebbe mai, in un modo o nell’altro. Salvini sa di non essere ben accetto in Europa“, ha spiegato l’imprenditore, facendo chiaramente capire che Bruxelles metterebbe i bastoni tra le ruote a un Governo verde Lega.
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Non solo l’Europa tenterebbe di evitare un Governo sovranista in Italia “in un modo o nell’altro”, ma farebbe anche in modo che la penisola non riceva un euro dei fondi previsti per il Recovery Fund. “Il giorno in cui viene Salvini – ha sottolineato De Benedetti – i rubinetti si chiudono, perché non si può essere anti europeo e poi chiedere i soldi all’Europa. Ci vuole una linea coerente di politica internazionale. Lei vede un signore come Biden che va a lanciare un tipo come Salvini dopo aver fatto fuori Trump? Mi fa ridere. Per cui io questo pericolo che tutti vedete e che riconoscono in base ai polls, sta nei numeri, io non lo vedo”.
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Non solo. L’imprenditore conclude il suo intervento da ospite di Otto e mezzo con un’ultima stilettata a Salvini. Se i sovranisti dovessero vincere le elezioni anticipate a dispetto di quanto crede De Benedetti, ha sottolineato Gruber, a pagarne le spese sarebbero gli italiani. I cittadini si ritroverebbero con la gestione dell’emergenza sanitaria in mano a un personaggio politico come Salvini, che in più occasioni ha dimostrato poca coerenza, anche nei confronti dello stesso coronavirus. “Se vincessero – ha specificato De Benedetti – durerebbero l’espace d’un matin“. Cioè lo spazio di un mattino, equivalente francese del modo di dire “da Natale a Santo Stefano”, per restare in tema natalizio.
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