Volti noti del mondo dello spettacolo nostrano, Enzo Iacchetti e Maddalena Corvaglia sono finiti qualche anno fa al centro dell’attenzione della cronaca rosa per via della loro relazione, finita dopo sei anni d’amore.
Enzo Iacchetti e Maddalena Corvaglia
Tra i personaggi televisivi più apprezzati e conosciuti del piccolo schermo, Enzo Iacchetti è sempre stato particolarmente attento a tenere la sua vita privata lontano dai riflettori. Qualche anno fa, comunque, il noto conduttore è finito al centro dell’attenzione della cronaca rosa per via della storia d’amore con l’ex velina Maddalena Corvaglia, terminata dopo sei anni di relazione. Quando Iacchetti ha conosciuto la Corvaglia, lui era già un conduttore televisivo affermato, con alle spalle una lunga carriera. Lei, invece, aveva 21 anni e iniziava a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo.
A tal proposito il noto presentatore di Striscia la notizia, nel corso di un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Grand Hotel Iacchetti ha dichiarato: “Maddalena, pur avendo all’epoca 21 anni, non era un ragazzina. Aveva un corpo giovane, d’accordo, e anche molto attraente, ma la testa era da adulta. Fu quel mix a farmi innamorare. Non mi sarei mai messo con una sbarbata che voleva farsi le foto con me soltanto per apparire sui giornali. Tanto meno ci sarei rimasto sei anni, com’è successo con Maddalena”.
I motivi della rottura
Sempre nel corso della stessa intervista Iacchetti aveva dichiarato: “Lo stesso vale per la donna che è venuta dopo di lei, Tania. Aveva 28 anni meno di ma, ma è stato un caso. Io mi sono innamorato della sua testa, del suo talento e del suo modo di essere, non della sua età. Con lei sono stato addirittura nove anni”.
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Ma non solo, a La Repubblica il noto conduttore, parlando della relazione con Maddalena Corvaglia, aveva confessato alcuni dei motivi alla base della fine della loro storia d’amore. “Avevo 50 anni e lei 21, è stato un amore folle, poi ho capito che ero diventato suo papà. Dopo 6 anni ho cominciato a sgridarla per cose stupide. Lei mi chiedeva: “Andiamo in discoteca?”, io le rispondevo: “Ci ho passato la vita, ma a suonare, vai da sola”. Le prime notti dormivo, poi arrivava il sabato sera e mi angosciavo. “Perché non rientra?”,- mi chiedevo sveglio a letto. Erano le sei e lei rincasava felice, aveva appena mangiato la brioche”.
