Francesco Boccia commenta le parole di Matteo Renzi, che qualche giorno fa ha minacciato di far cadere il governo.
Per Matteo Renzi ci sono i numeri per un nuovo governo. Il leader di Italia Viva non arretra di un passo da quanto affermato qualche giorno fa al quotidiano El Pais, e per il sesto giorno consecutivo minaccia la sopravvivenza del governo di Giuseppe Conte, a meno che non si faccia marcia indietro sul Recovery. “Il meccanismo di discussione delle regole istituzionali non può essere compensato con un piccolo accordo. Italia Viva è un piccolo partito, ma noi siamo decisivi per il governo. Se Conte vuole pieni poteri come aveva chiesto Salvini, io dico di no. E in quel caso ritireremo il sostegno al governo”, ha riferito l’ex segretario del PD in un’intervista alla Stampa.
Le ipotesi, in caso di caduta, sono due. O si tornerà al voto con l’attuale legge elettorale – come ha detto Andrea Orlando e il Presidente della Camera Roberto Fico. Ma questo, per Italia viva, vorrebbe dire rischiare di non rientrare in Parlamento, visto che l’attuale legge elettorale fissa la soglia di sbarramento al 3%. Come da prassi, però, prima di andare al voto, il Presidente della Repubblica debba verificare se in Parlamento ci sono i numeri per formare un altro governo. “Ci sono”, dice Renzi, “Ma prima di arrivare a questo, vorrei che il Presidente del Consiglio si tranquillizzasse e venisse in Parlamento per cambiare tutto”.
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Le parole di Matteo Renzi hanno però creato panico e scompiglio e a commentarle è intervenuto anche Francesco Boccia. “Se Renzi manda a casa il governo deve spiegarlo agli elettori, significa che qualcuno ha fatto nascere questo governo per una convenienza di breve termine”, ha commentato il Ministro per gli affari Regionali. Poi, ancora, prende le difese del partito: “Il PD è la più grande forza progressista europea e non ha mai ceduto ai ricatti. Se Renzi vuole aprire la crisi la strada è una sola, il Quirinale verifica se esiste una maggioranza parlamentare e se non esiste si va alle urne. Se non c’è l’alleanza, il voto è la strada maestra“, spiega Boccia che poi definisce l’ipotesi di una terza
maggioranza in questa Legislatura una soluzione che va “ogni limite di decenza“. Ma, conclude, “in una democrazia parlamentare tutto è possibile. La crisi si evita assumendosi in Parlamento la responsabilità delle cose che si dicono e si fanno”.
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“Affari e salute? Non sono conciliabili”
Infine, Francesco Boccia ha commentato le scene degli ultimi assembramenti di questo weekend, che definisce “scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili”. Scene, tra l’altro, che potrebbero portare l’Italia ad essere nuovamente zona rossa. “Comprendo la voglia delle persone di uscire, ma dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale”, ha commentato il ministro degli Affari regionali a Il Corriere. “Dobbiamo dirci fino in fondo se la pausa natalizia deve servirci a mettere in sicurezza il Paese o se deve essere guidata solo dalla volontà di favorire il business. In questo momento affari e salute non sono conciliabili. E ho il massimo rispetto per chi ha sulle spalle il peso delle attività economiche”, ha proseguito.
Sugli spostamenti, ribadisce, allargare i confini comunali a tutta la provincia sarebbe un errore. Confermato anche il coprifuoco delle 22.00: “Tanti parlano del Natale pensando al business. Non è un caso che la Chiesa e il Papa abbiano dato una lezione a tutti, adattando alle regole gli orari delle messe. Ho letto che in questo Natale dovremmo farci guidare più dallo Spirito Santo che dalle apparenze, concordo”, conclude.