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Berlusconi: “Fi resta all’opposizione, ma spero in convergenza per il bene del Paese”
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi invia una lettera aperta al Corriere per ribadire la linea del partito e lanciare un appello alla coesione e collaborazione. Il Cavaliere ribadisce: Forza Italia rimarrà all’opposizione, ma allo stesso tempo è necessaria una maggiore convergenza sui temi da parte di governo e maggioranza. Al centro delle preoccupazioni dell’ex premier, soprattutto la discussione in Parlamento sulla legge di Bilancio.
Il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi torna a parlare di governo e maggioranza, e del suo rapporto con l’opposizione. In una lettera aperta inviata al Corriere il Cavaliere ribadisce l’esigenza di un dialogo tra le diverse componenti parlamentari, pur sottolineando che Forza Italia rimarrà all’opposizione. Intanto nel centrodestra gli animi si scaldano, tra un Salvini che lascia trasparire fughe in avanti non condivise con gli alleati di coalizione, e una Meloni che si dice “stupita” dalla strategia non condivisa del Carroccio. Matteo Salvini – intervistato a L’aria che tira su La7 – avrebbe lasciato trasparire l’ipotesi di un nuovo governo ponte, con un centrodestra allargato a chi non si riconosce più nell’indirizzo dell’attuale maggioranza. Uno a caso,Matteo Renzi: “In Parlamento ci sono molti stanchi delle promesse, delle chiacchiere e dei litigi dell’attuale governo, che potrebbero dare volentieri una mano a un governo di centrodestra fondato sulle libertà”, afferma Matteo Salvini. Poi ancora: “Sto lavorando per allargare il centrodestra”.
Forza Italia rompe il silenzio
All’interno di questo quadro, da Forza Italia arriva finalmente una dichiarazione di intenti, e arriva attraverso la lettera aperta di Silvio Berlusconi inviata al Corriere, dove viene ribadito: Forza Italia resterà all’opposizione ma chiede maggiore dialogo con la maggioranza. “Come ho spiegato più volte in queste settimane, Forza Italia è parte integrante del centrodestra all’opposizione del governo Conte. Un’opposizione che nasce dai fatti, da una visione politica profondamente alternativa e da un giudizio critico su molti aspetti dell’operato dell’esecutivo in questi mesi drammatici per il Paese. Ma essere opposizione per un movimento politico come il nostro, basato sui principi liberali, cristiani, europeisti, garantisti, non significa assolutamente tifare per il ‘tanto peggio tanto meglio’, sperare di guadagnare consenso sulle difficoltà dell’Italia. Non significa neppure dedicarci a tattiche parlamentari più o meno efficaci per il nostro posizionamento”. Insomma, Berlusconi ribadisce: nessun tatticismo da parte di Fi, nessun gioco di riposizionamento.
Ciò che Forza Italia cerca – stando a quanto affermato dal Cavaliere – è piuttosto una collaborazione per lavorare nel bene del paese. “Lo abbiamo fatto votando nelle scorse settimane lo scostamento di bilancio, non un sostegno al governo ma un atto concreto per aiutare i meno garantiti dalla crisi, cioè il comparto del lavoro autonomo, dei professionisti, del commercio, dell’artigianato, della piccola impresa”. Il premier ribadisce allora la linea futura: collaborare per la prossima legge di bilancio, “che comunque non potremo votare, perché sarebbe un atto di fiducia politica al governo”. Tuttavia Forza Italia si riserva il compito di cercare di conquistare delle modifiche sulla legge di bilancio, rivolte soprattutto al sostegno di autonomi e partite Iva.
Giovani e autonomi
“Abbiamo individuato due settori ai quali dare la priorità. Il primo è ancora una volta quello del lavoro autonomo, delle professioni, delle partite Iva, dei commercianti e degli artigiani”. E ancora: “Per i professionisti e il lavoro autonomo, la nostra richiesta è di almeno 2/2,5 miliardi fra legge di bilancio e il prossimo scostamento previsto per gennaio”. Il secondo punto cardine su cui Forza Italia cercherà di far porre l’attenzione riguarda i giovani: “I nostri ragazzi, una generazione drammaticamente penalizzata dalla crisi parallela della formazione e del mercato del lavoro, fortemente aggravata dalla pandemia”. Riassumendo il contenuto della lettera, per quanto riguarda il lavoro autonomo Forza Italia sembra chiedere almeno 2,5 miliardi e una sorta di anno bianco fiscale; per quanto riguarda i giovani, il partito vorrebbe puntare su digitalizzazione e sostegno all’istruzione.
Poi Berlusconi conclude: “Voglio essere per quanto possibile ottimista. Confido che al di là delle ragioni di schieramento si possa trovare una convergenza sulle concrete esigenze del Paese. Da parte nostra, faremo tutto il possibile, come sempre, non per una parte politica ma per gli italiani”. Intanto, però, proprio a proposito di coesione, proprio all’interno del centrodestra qualcosa sembra vacillare. A creare tensione, le frizioni tra Meloni e Salvini, che sembrano in attesa di un confronto per definire la linea da adottare. Mentre Salvini apre a un governo ponte in attesa delle elezioni, Meloni si dice stupita e desiderosa di comprendere quali siano le intenzioni del Carroccio. In un’intervista al Corriere la leader di Fratelli d’Italia avrebbe affermato: “Mi interessa capire se davvero Salvini considera possibile in questa legislatura tornare con i Cinque Stelle o fare un governo con il Pd o se come me ha un unico orizzonte possibile: andare al voto con il centrodestra. Questa è l’unica cosa che importa e sulla quale conto che spazzeremo via gli equivoci”.