Con un ricorso alla Corte Suprema, l’Attorney General del Texas, Ken Paxton, sta tentando di strappare a Biden la vittoria nelle elezioni Usa e far vincere Trump.
Come riportato dal Corriere, l’ultimo assalto per rovesciare il risultato delle elezioni Usa del 3 novembre, che ha decretato la vittoria del candidato democratico Joe Biden, è guidato dall’Attorney General (Procuratore generale) del Texas, Ken Paxton, repubblicano conservatore, proveniente dall’esperienza del “Tea Party”. Difatti, lo scorso 8 dicembre, Ken Paxton ha presentato un ricorso alla Corte Suprema federale con queste parole: “La fiducia nelle nostre procedure elettorali è sacrosanta e vincola il nostro essere cittadini e gli Stati dell’Unione tutti insieme. Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin hanno distrutto questa fiducia e compromesso la sicurezza e l’integrità delle elezioni…Noi chiediamo ora alla Corte Suprema di intervenire e correggere questo errore macroscopico”.
Nello specifico, il repubblicano ha fatto appello al conteggio delle schede arrivate dopo le elezioni del 3 novembre, un’operazione che si è svolta in diversi Stati e non solo nei quattro decisivi per l’esito elettorale. Nonostante i giudici federali e statali hanno già respinto oltre 40 ricorsi e la Corte Suprema ha bocciato in modo secco le contestazioni che riguardavano presunte irregolarità consumate in Pennsylvania. Dunque, le regole sono state seguite in ogni singolo Stato USA, considerando solo i voti regolarmente espressi uffici prima del 3 novembre. Come riporta ancora il Corriere, l’Attorney General del Texas è ora stato accusato di voler rovesciare la democrazia negli Stati Uniti e molti Stati stanno manifestando i loro dissensi verso questo atteggiamento, tra cui le autorità di Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin.
Leggi anche -> Giulio Regeni, i pm: “Cancellati verosimilmente i video del rapimento”
Leggi anche -> Schiaccia un brufolo sul naso, 17enne rischia di diventare cieca
Eppure dietro questo nuovo ricorso del repubblicano Paxton c’è Donald Trump. Nel frattempo, alla Camera 106 deputati repubblicani hanno sottoscritto l’appello di Paxton. Ma il leader, Kevin McCarthy, non ha firmato. Nel nuova Camera, che si riunirà il 3 gennaio, i repubblicani dovrebbero avere 213 seggi contro i 222 democratici. Ma Trump ha costretto i conservatori a contarsi e quindi a dividersi.