Le parole di Matteo Renzi accendono l’ira di Alfonso Bonafede, che reputa irrispettoso minacciare la crisi durante il Consiglio Europeo.
“E’ irresponsabile attaccare il governo di cui si fa parte, per di più da un quotidiano estero, minacciando addirittura una crisi mentre il Consiglio Ue è ancora in corso e l’Italia sta facendo valere le proprie ragioni”. A dirlo, il Ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, nonché capo delegazione del Movimento 5 stelle. “Questo vuol dire indebolire deliberatamente l’Italia a livello internazionale. Non solo non è accettabile ma è irrispettoso nei confronto di tutti gli italiani”, ha proseguito il pentastellato.
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Matteo Renzi, invece, ha fatto appello alla Costituzione: “E la Costituzione dice che si verifica se c’è una maggioranza in Parlamento. Spero che non si arrivi a tanto ma se si arrivasse lì, scommetto sulla presenza di un’ampia maggioranza parlamentare. Penso che voteremo per le politiche nel 2023“. Ha detto l’ed dem che aveva assicurato, parlando a Il Messaggero, di non essere a lavoro per una crisi, quanto per evitarla.
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Il riferimento è alle parole di Matteo Renzi rilasciate al quotidiano spagnolo El Pais. Il leader di Italia Viva si è detto pronto a far cadere il governo se Giuseppe Conte non farà marcia indietro sul Recovery Fund. Un recovery che ha aperto non poche critiche. Una pioggia di accuse sono arrivate da ogni parte, e a contestare la bozza non c’è solo Renzi, ma anche Carlo Calenda. Il leader di Azione, che si prepara alla corsa per Roma, ha criticato infatti la bozza, che sarebbe vuota e priva delle misure richieste, specie sui giovani. Parole al veleno anche da Virginia Raggi: nel piano, infatti, non ci sarebbe alcun cenno alle misure richieste da Roma né ai 25 miliardi richiesti a Palazzo Chigi. Così, il messaggio della pentastellata arriva forte e chiaro: “Il Governo non abusi della nostra pazienza”.