Avete mai visto Giulia Michelini alle prime armi come attrice? Il primo provino sostenuto dall’attrice romana, oggi amatissima dal pubblico, è avvenuto due mesi dopo la nascita del figlio Giulio.
Oggi attrice tra le più apprezzate del panorama italiano, Giulia Michelini ha iniziato a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo quando era giovanissima. La carriera in questo mondo è iniziata quasi per caso, quando la Michelini venne notata da un produttore cinematografico che le propose di avviarsi alla carriera di attrice.
Un lavoro, questo, che non le ha impedito di diventare mamma. Giulia, infatti, ha avuto un figlio quando aveva solo 19 anni e, nel primo provino sostenuto per il cinema, lo racconta con il sorriso sulle labbra e un po’ di imbarazzo.
Giulia Michelini, il primo provino
Trasmesso da Verissimo in occasione di un’intervista con Giulia Michelini, il primo provino dell’attrice che ha interpretato Rosy Abate la mostra giovanissima, ma identica a com’è ancora oggi.
Dopo essersi cimentata con la lingua spagnola, Giulia ha risposto ad alcune domande fatte da una delle autrici rivelando di essere diventata mamma solo qualche mese prima.
“Sono diventata mamma da poco, per adesso mi impegno su di lui, ma sto cercando di lavorare, di fare qualcosa…- aveva raccontato lei timidamente – . Ora ha due mesi, si chiama Giulio…”.
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Giulia Michelini, la maternità a 19 anni
Dopo quel primo provino, la carriera di Giulia Michelini è decollata alternandosi tra piccolo e grande schermo.
Diventata celebre per le fiction poliziesche come Distretto di Polizia, R.I.S – Delitti Imperfetti e Squadra Antimafia, la Michelini ha anche recitato per registi del calibro di Gabriele Muccino, Paolo Genovese, Michele Placido o Ferzan Özpetek.
La maternità, arrivata quando era 19enne, non è stata un ostacolo per la Michelini che, in una intervista per Vanity Fair, raccontò le difficoltà del diventare mamma single così giovane.
“A quell’età non desideravo un figlio, volevo indipendenza, sentirmi libera di andare come un treno, ma questo bambino, dandomi un peso specifico, credo che mi abbia salvato la vita – aveva detto – . Ha allontanato la mia parte autolesionista, senza di lui è probabile che mi sarei persa”.
