Covid Russia, avviso shock per chi si vaccina: “Non bevete alcol per due mesi”

Emergenza Covid in Russia, le autorità avvertono sul vaccino Sputnik V: sconsigliato consumare alcolici per quasi due mesi se si vuole procedere alla vaccinazione. A rischio l’efficacia del farmaco.

somministrazione del vaccino anti Covid in Russia, foto di repertorio – via BBC

Mentre il Moscow Times riferisce come i nuovi contagi da coronavirus riguardino ben 26.190 persone nelle ultime 24 ore (con 559 invece che hanno perso la vita), si procede a spada tratta con le vaccinazioni. Il governo ha infatti dato via libera allo Sputnik V, già annunciato da Putin nei mesi scorsi. Secondo quanto si apprende, però, pare che nelle ultime ore sia stato rilasciato un annuncio che ha lasciato in subbuglio un po’ tutto il Paese: sarebbe infatti necessario, per chiunque si sia sottoposto (o vorrà farlo in futuro) al vaccino, evitare di consumare alcolici per diversi giorni.

Russia, alcolici compromettono efficacia del vaccino

Se da un lato arrivano i primi stop in Gran Bretagna per il vaccino prodotto da – che pare provocare serie reazioni allergiche ad alcuni pazienti predisposti – dall’altro si rischia di scatenare il panico in Russia a seguito delle ultime informazioni rilasciate sullo Sputnik V. Come viene affermato da Anna Popova, responsabile della tutela della salute dei consumatori, pare infatti che chiunque venga vaccinato contro il Covid19 debba dire temporaneamente dire addio all’alcool per quasi due mesi.

L’annuncio è stato diffuso attraverso la stazione radio Komsomolskaya Pravda, per poi essere ripreso dai media internazionali. Secondo quanto si apprende da Reuters, dunque, il governo avrebbe raccomandato alle persone di smettere di bere alcolici almeno due settimane prima di ricevere la prima dose, e di astenersi per altri 42 giorni successivi alla seconda iniezione.

foto di repertorio – via FOX23
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“È uno sforzo per il corpo. Se vogliamo essere sani e avere una forte risposta immunitaria, non bisogna bere alcolici”, ha spiegato Popova. Il rischio, infatti, è che l’alcool possa compromettere l’efficacia del vaccino russo, concesso in licenza prima della fine degli studi clinici, e già somministrato a medici, soldati, insegnanti e assistenti sociali.


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Secondo lo sviluppatore del vaccino, Alexander Gintsburg, le dichiarazioni di Popova sarebbero troppo allarmistiche. Attraverso il canale Twitter di Sputnik V, infatti, è stato pubblicato un messaggio promozionale del farmaco con allegata una foto di Leonardo Di Caprio mentre sollevava un bicchiere di champagne. “Un bicchiere di champagne non farà male a nessuno, nemmeno al sistema immunitario”, afferma Gintsburg – sebbene abbia comunque sottolineato di non esagerare con gli acolici nel periodo in cui il corpo si adatta a sviluppare l’immunità al Covid-19.

Valeria Girardi

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