Imu, saldo da pagare entro 16 dicembre: ecco chi sarà esonerato e chi no. Non ci sono sconti per seconde case
Entro mercoledì 16 dicembre si dovrà versare il saldo 2020 dell’Imu. L’esonero dal versamento è previsto solo per alcune categorie soggette a restrizioni o blocco attività a causa delle misure anti Covid. Si potrà, inoltre, avere agevolazioni solo se si è allo stesso proprietari dell’immobile e gestori dell’attività. Non vi sono agevolazioni per le seconde case, mentre è confermata l’esenzione per le case principali e relative pertinenze, tranne se di lusso.
Anche quest’anno, come detto sopra, l’Imu non sarà dovuta su casa principale e relative pertinenze (box, posto auto, cantina ecc.). L’Imu però, andrà versata per chi ha abitazioni di lusso, ossia immobili signorili, ville, castelli, palazzi. L’Imu riguarderà chi ha immobili come seconde case, fabbricati affittati o meno. Si pagherà anche su immobili concessi per uso gratuito, tranne una riduzione pari al 50% se tra genitori e figli. Si pagherà su pertinenze inerenti, ad esempio, un secondo box o comunque per pertinenze non agevolabili. Si dovrà versare l’imu per negozi, uffici, depositi, capannoni, immobili commerciali e industriali, terreni agricoli, pure se incolti, compresi orticelli. Esclusi dal versamento, invece, fondi agricoli siti in Comuni considerati montani o di colina, nonché terreni agricoli posseduti e gestiti da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali che si trovano in qualunque altro comune.
Devono pagare l’Imu tutti i proprietari di immobili ubicati nel nostro Paese e chi è titolare di diritto reale di godimento: ad esempio l’usufruttuario o chi gode di diritto d’uso, enfiteusi e superficie. Se vi sono più comproprietari, l’imposta deve essere divisa in proporzione alla propria quota e i versamenti devono essere corrisposti separatamente. L’esenzione per la casa principale è applicata solo ai proprietari che vivono abitualmente nell’immobile e vi risiedono dal punto di vista anagrafico. Tutti gli altri comproprietari devono eseguire il versamento.
Esoneri a causa dell’emergenza Covid
Nel decreto rilancio dello scorso maggio si era deciso di esonerare dal versamento dell’acconto Imu immobili di imprese del settore turistico. Col decreto agosto si è stabilito l’esonero anche per il saldo Imu, estendendo tale esenzione anche al settore dello spettacolo. Il Decreto Ristori di ottobre ha inserito nuove esenzioni per il saldo Imu, includendo attività colpite dalle misure restrittive del Dpcm 24/10/2020 quali bar, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, palestre, piscine, a prescindere dall’area in cui siano collocate (gialla, arancione o rossa).
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Con il decreto di novembre, si è concessa esenzione alle imprese con sede nelle zone rosse, se attività inerenti commercio al dettaglio colpite da chiusure o restrizioni. Tramite codice attività Ateco sarà possibile verificare se si rientra nelle attività per cui è concessa l’esenzione. C’è da prestare attenzione a un dettaglio, però: in ogni caso l’esonero spetta a patto che i proprietari degli immobili siano anche gestori delle attività, ad eccezione di immobili dati in affitto, comodato o affitto d’azienda.