Lo scontro tra Lilli Gruber e Maria Elena Boschi ha acceso gli animi, ma nel 2018 accadde lo stesso con Salvini. Senza scandali.
Lilli Gruber è una giornalista, autrice televisiva, conduttrice ed ex politica italiana. Fa televisione fin dai primi anni 80, quando era inviata per Tgr, Tg2, Tg1. Da anni, Lilli Gruber fa domande private a tutti i suoi ospiti, specie quando pensa che abbiano un interesse pubblico e da quando, soprattutto, fare domande un po’ scomode rientra nella mission del giornalista. Era un lunedì della terza settimana di novembre quando la Gruber aprì la puntata di “Otto e mezzo” con la rottura tra Elisa Isoardi e Matteo Salvini, tema ben poco politico. E ancora: “Salvini prova a presentarsi come il politico più macho. Il ruolo del sedotto e abbandonato gli calza?“, disse in un’occasione la Gruber nel corso della trasmissione.
Il 6 novembre, sul finire della trasmissione, la Gruber domandò a Salvini della sua vita privata, chiedendo di commentare la fine della sua relazione con Elisa Isoardi. “L’ha imbarazzata la foto pubblicata dalla sua ex fidanzata?”, chiese la giornalista di Otto e mezzo riferendosi agli ultimi fatti di cronaca che videro protagonista il ministro. “Non mi vergogno di aver amato”, replicò Salvini aggiungendo però di non voler commentare oltre la vicenda. Allora, però, non ci fu nessuno scandalo, nonostante le domande della Gruber, che rientrano nel suo stile e nella sua consuetudine, fossero praticamente sullo stesso piano di quelle riferite alla Boschi.
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La “presunta violazione della sfera privata”, per la domanda sulle foto da parte della giornalista, risulta quindi di stonare, adesso. Anche con Luigi Di Maio la giornalista usò lo stesso metro di paragone, ma nessuno dei due si è lamentato, malgrado il leader della Lega fosse visibilmente seccato, e il ministro degli Esteri forse persino imbarazzato su quell’immagine al mare. Nessuno, però, parlò di aggressione inopportuna e nessuno ne prese le difese. Nel caso della Boschi, tra l’altro, il tema rientrava nel pieno interesse pubblico in quanto sotto accusa c’era la mancanza della mascherina.
La capogruppo di Italia Viva, subito dopo il programma, si è lamentata così sui social: “Grazie a tutti per i commenti di solidarietà dopo Otto e mezzo. Quando cercavo di parlare di contenuti, venivo sempre interrotta: per Lilli Gruber è più importante parlare delle mie foto che non dei 200 miliardi del Recovery Fund. Mi spiace per gli ascoltatori”. Ma, così come era legittima la risposta, era anche legittima la domanda. La Boschi, insomma, ha avuto tutto il tempo di spiegarsi. Non era tempo, però, di fare vittimismo.