“Oggi 20 chilometri lungo il Naviglio”: ma in Lombardia non si corre e lui è Giulio Gallera

Un corsa con gli amici. 20 chilometri lungo il Naviglio Martesana. Peccato che la zona arancione non lo prevede e che, a commettere l’illazione, sia stato Giulio Gallera, assessore al Welfare della Regione Lombardia. 

Un buon esempio, quello che sarebbe dovuto arrivare da Giulio Gallera, e che invece non è arrivato. L’assessore al Welfare di Regione Lombardia, che già era circondato di chiacchiere e voci sul suo conto che lo vedevano prossimo alle dimissioni, è stato aspramente criticato su Facebook e Instagram per una serie di scatti in cui si mostra durante una mattinata di corsa con gli amici.Oggi 20 km lungo il Naviglio Martesana. La maratona è maestra di vita. Stringere i denti e non mollare mai”, ha scritto Gallera in un post. Nulla di strano, fin qui. Peccato, però, che le regole per la zona arancione non prevedano la possibilità di fare attività sportiva fuori dai confini del proprio Comune di residenza.

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“Ero sovrappensiero”

Immediate le critiche nei suoi confronti, specie sui social dove impazzano commenti di rabbia e ira. “Bravo, corri in gruppo e fuori dal Comune in barba al Dpcm. E poi 20 km non sono una maratona”, sottolinea un utente. Un’altra fa notare che “non solo esce dal Comune in zona arancione, ma si incontra anche con gli amici, rigorosamente senza mascherine, e non contento posta tutto sui social”. Su tweet, l’hashtag #vergogna è salito subito in tendenza. Intanto, proprio da Gallera, le prime parole di scuse a Il Corriere della Sera: “Sono uscito a correre, come faccio quando posso, lungo un percorso urbano tra quelli frequentati da noi runner milanesi. Ero solo, gli amici li ho incrociati alla partenza e poi ognuno è partito in base al proprio passo e alla distanza che si era prefissato”.

Poi, prosegue: “Io mi sentivo bene, le gambe andavano, avevo la musica nelle orecchie e, se c’era, non ho fatto caso ad alcun cartello che segnalasse il confine comunale. Avrò probabilmente sconfinato di un paio di chilometri e mi dispiace, ma non c’era alcuna intenzione, è avvenuto semplicemente perché ero soprappensiero, immerso nella corsa lungo un percorso milanese riservato a runner e ciclisti”.

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