Alessandro Borghese è stato raggiunto da un avviso di garanzia per una “brutta vicenda di false fatturazioni”: lo chef, finito nei guai poco prima dell’inizio delle nuove puntate di “Quattro ristoranti”, racconta cosa è accaduto.
“Sono stato fregato da un parente, uno della mia famiglia”, ha spiegato Alessandro Borghese a Corriere.it, raccontando cosa è accaduto nelle ultime ore e il dramma che lui e la moglie, Wilma Oliviero, stanno vivendo. La coppia si è trovata di fronte la Guardia di Finanza che li ha raggiunti presso il loro domicilio cercando documenti di cui non erano in possesso.
Secondo quanto riportato da Borghese, i guai sono iniziati quando ha deciso di affidare ad una persona di famiglia la gestione dei suoi conti. “[…] Ha cominciato a seguirmi come commercialista sin da quando ho fondato la società. Lavorava in un grande studio qui a Milano e con loro gestiva la mia contabilità – ha spiegato – . Poi, piano piano, siamo cresciuti e lui è venuto a lavorare con noi”.
Alessandro Borghese raggirato da un famigliare: la storia
Quella persona, presentatagli dalla moglie quando erano solo fidanzati, è diventata giorno dopo giorno una presenza famigliare con cui Borghese e la Oliviero trascorrevano weekend felici.
“Mi fidavo di lui come di me stesso. E lui era rassicurante: ‘Alessandro non ti preoccupare, ti faccio i bonifici io’. A me andava bene: faccio il cuoco, non capisco nulla di conti. Infatti non lo controllavo”, ha ammesso il volto di Sky.
L’estrema fiducia nei confronti di questa persona, però, ha iniziato a vacillare quando lo chef si è accorto di soldi mancanti dal suo conto.
“Ho iniziato a vedere che mancavano piccole cifre dal mio conto personale. Ma non potevo mai immaginare che fosse stato lui: prendeva uno stipendio di 5mila euro al mese – ha spiegato ancora – . Certo, avevo visto che il suo tenore di vita era cresciuto […]E mi chiedevo: ma come cavolo fa? Poi, durante il lockdown con tempo a disposizione e sospetto crescente, ho capito che si stava fregando i miei soldi”.
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Alessandro Borghese: “Sono innocente”
Nonostante si fosse reso conto di essere stato vittima di una truffa, Alessandro Borghese ha preferito non denunciare.
“L’ho affrontato e lui si è messo a piangere dicendo che ne aveva avuto bisogno ma che pensava di ridarmeli. L’ho cacciato e gli ho intimato di restituirmi tutto facendogli firmare anche una cambiale, perché non sapevo più con chi avevo a che fare”, ha raccontato, spiegando di essere stato rimborsato dei 200mila euro che questa persona gli doveva.
Ma un’altra tempesta si è abbattuta sulla famiglia Borghese quando lo chef ha visto bussare alla sua porta la Guardia di Finanza.
“[…]La Guardia di Finanza è venuta a casa nostra cercando documenti che non avevamo e che erano presso di lui o del socio del suo vecchio studio. Pare siano coinvolti in una brutta vicenda di false fatturazioni – ha spiegato – . Spero che le indagini puntino a capire se io ne sapessi qualcosa. Ma io ero completamente all’oscuro e lo dimostrerò”.
