Mes e crisi di Governo: un passo avanti del M5s, uno indietro di Italia viva

La risoluzione di maggioranza è stata depositata al Senato: tra le firme di approvazione compare il M5s, ma non Italia viva.

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Mes e crisi di Governo: un passo avanti del M5s, uno indietro di Italia viva – www.meteoweek.com- Senato della Repubblica. Credit: Getty Images

Tra le firme sulla risoluzione di maggioranza sul Mes compare il Movimento 5 stelle, ma non Italia viva. Stando a quanto diffuso dall’Ansa, fonti parlamentari di maggioranza avrebbero dichiarato che nel pomeriggio di lunedì 7 dicembre sia stato depositato a Palazzo Madama il documento sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità, con le firme dei capigruppo del Partito democratico, M5s e Liberi e uguali. Manca tuttavia quella del capogruppo di Iv, Davide Faraone.

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Mes e crisi di Governo: un passo avanti del M5s, uno indietro di Italia viva – www.meteoweek.com – Davide Faraone, capogruppo di Italia viva al Senato. Credit: Davide Faraone Facebook

Il testo della risoluzione

All’interno del documento appena approvato c’è il testo che sarà messo ai voti mercoledì 9 dicembre in Aula. Gli onorevoli si esprimeranno dopo le comunicazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in vista del prossimo Consiglio europeo, sulla riforma della struttura del Fondo Salva Stati. La risoluzione si conclude con la formula per cui si prende atto delle comunicazioni del premier e si approvano. In ogni caso il testo, che sarà messo ai voti per primo il prossimo mercoledì, potrà essere cambiato durante la seduta in Senato.

L’importanza del testo

Il cambio di rotta di Italia viva

Il voto sulla riforma del Mes è particolarmente importante in Italia perché potrebbe determinare una crisi di Governo, oppure confermare la stabilità del Governo. Tutto dipende se la maggioranza riuscirà a restare unita e rispettare la linea di Bruxelles. Il Partito democratico ha dunque intenzione di votare a favore della risoluzione. Lo stesso discorso sembrava valere anche il partito di Matteo Renzi, Italia viva, che si è sempre mostrato favorevole a fare ricorso al Mes, soprattutto in clima Covid e post Covid. Eppure la posizione di Iv non è stata confermata al Senato.

Il cambio di rotta del Movimento 5 stelle

Una svolta c’è stata anche dalla parte del Movimento 5 stelle. Il timore è che una parte dei dissidenti pentastellati – i 42 deputati e 16 senatori firmatari della lettera – possa votare contro la risoluzione e quindi impedire di raggiungere la maggioranza. Non sono servite le dichiarazioni del leader Vito Crimi, che sottolineava la differenza tra votare a favore della riforma del Mes e farvi ricordo, e quelle con cui il viceministro per lo Sviluppo Economico, Stefano Buffagni, invitava gli esponenti M5s a tutelare il premier Conte. Il timore di vedere minata la stabilità del Governo si percepisce lo stessp nei palazzi della politica. Eppure al momento il Movimento sembra creare meno problemi di Italia viva, al contrario di quanto ci si aspettava sul tema Mes.

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Il giorno del voto

In ogni caso, la firma di oggi potrebbe non corrispondere al voto di domani. Il giorno fatidico del voto sulla riforma del Mes sarà mercoledì prossimo, 9 dicembre. Fino ad allora, quali che siano le dichiarazioni rilasciate dagli attori della vicenda, non si potrà sapere con certezza se il Governo riuscirà a mantenere una stabilità.

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