Maltempo, allagamento nel Vicentino: in funzione idrovora per l’acqua

Una idrovora in grado di aspirare 11 metri cubi di acqua al minuto è stata messa in funzione questa mattina dai vigili del fuoco a Torri di Quartesolo, nel vicentino, dove le condizioni di maltempo continuano a far preoccupare: un intero quartiere è sommerso da 50 centimetri di acqua.

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L’allagamento si era creato ieri per l’erosione dell’argine causata dalla forte pioggia e dall’ingrossamento del fiume Tesina. La zona è in parte residenziale e in parte industriale ma il collegamento risulta isolato perché la strada è impraticabile: l’acqua è arrivata fino a 50 cm. A breve entrerà in funzione una seconda idrovora per aspirare la pioggia. Una volta che la strada sarà praticabile, i vigili del fuoco interverranno casa per casa per rimuovere l’acqua rimasta.


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Intanto, Luca Zaia ha avviato l’iter per la dichiarazione dello stato di crisi per le zone della regione colpite dal maltempo. In attesa della firma da parte del Governatore e dell’inoltro al Dipartimento nazionale della Protezione Civile Nazionale per la richiesta di dichiarazione proclamazione dello stato di emergenza da parte del Consiglio dei Ministri, il decreto resterà “aperto” così che gli enti locali potranno effettuare il censimento dei danni a opere pubbliche, infrastrutture, privati, aziende e siti produttivi e comunicarne gli esiti agli uffici regionali, per il risarcimento. Lo stato di crisi, al momento, riguarda comuni delle zone dell’Alto Vicentino, della Pedemontana trevigiana e del territorio della Provincia di Belluno, anch’essa piegata dal maltempo. Nel resto della regione, la notte appena trascorsa è stata  particolarmente difficile per il sistema di Protezione civile regionale a causa del maltempo proprio nel Bellunese: il Meschio è esondato a Cordignano creando numerosi allagamenti, e già 76 ospiti della casa di riposo del Comune di Alpago sono stati evacuati. Nell’alto Bellunese il rischio valanghe resta alto e nel Vicentino rimane il problema dell’acqua alta.

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