Abusi sessuali durante le visite, tre donne denunciano ginecologo. “Anche io ho subito lo stesso trattamento”, ha detto una donna
Una donna, dopo aver letto un articolo de Il Gazzettino in cui si parlava dell’inizio di un procedimento penale a carico del ginecologo Francesco Accolla, ha deciso di denunciare un abuso che ha detto di aver subìto tre anni fa. Sono quindi 3 le pazienti che accusano l’uomo, 58enne di aver abusato di loro nel corso delle visite.
L’ultima donna ha sporto denuncia due giorni fa a Treviso. A denunciare una donna di 48 anni di Montebelluna. Il 10 marzo 2017 la donna, accompagnata dal marito, era andata al pronto soccorso dell’ospedale di Montebelluna per via di un sanguinamento uterino anomalo.
Visitata dal ginecologo, le viene chiesto di tornare per un controllo 3 giorni dopo. La seconda visita si svolge normalmente, alla presenza del marito della donna. Ma il 7 aprile sarebbe occorso l’episodio incriminato. Dopo un’ecografia e le solite domande tipiche di un controllo, la donna afferma che il ginecologo le avrebbe chiesto di togliersi pantaloni e slip e stendersi sul lettino.
Quando ha avuto inizio l’ispezione del ginecologo, la donna, nella sua denuncia racconta che l’uomo utilizzava “manovre inappropriate ed eccessive“. Lei gli avrebbe detto di essere infastidita, ma lui le diceva che voleva controllare se c’era ancora la cisti. “Ero irrigidita”, dice la donna, precisando che l’uomo avrebbe smesso solo quando gli ha chiesto di fermarsi perché le stava dando dolore. Per la donna, si trattava di “evidente violenza sessuale con totale abuso della professione medica“.
La donna non ha raccontato nulla al marito per vergogna e paura che non le avrebbe creduto. Lo ha però raccontato a un’amica e ha cercato di convincersi che per la sua salute psicologica era meglio non pensare più a quanto accaduto. Questo finché non ha letto l’articolo in cui si parlava del procedimento penale a carico di Accolla. Ha quindi chiamato il suo legale e ora la procura aprirà un terzo fascicolo nei confronti del ginecologo, cercando di riscontrare se il racconto della donna sia attendibile.
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I legali della 48enne si augurano che i tre fascicoli siano riuniti: “È noto che non possono esserci testimoni al di fuori della parte lesa”, spiega il legale della donna, “e quindi i giudizi riuniti potrebbero far emergere un eventuale comune modus agendi del ginecologo ed eviterebbero il pericolo di decisioni totalmente opposte, magari per carenza di prove in alcuno di essi. Mi auguro che questa terza denuncia sia affidata, al pari delle altre, al pm De Donà e che i giudizi, o almeno due di essi, possano venire riuniti“.
