Un durissimo atto di accusa, in cui si fanno nomi e cognomi di coloro i quali sarebbero, a detta di questo insegnante, i diretti autori della decadente società in cui viviamo. Il maestro Marco Galice punta il dito contro la cosiddetta tv generalista. Ecco le sue parole.
Marco Galice: “Io vi accuso”
Una lettera, diventata immediatamente virale, su tutti i social, a firma del docente Marco Galice, di Civitavecchia, dove si accusa Maria De Filippi, Alessia Marcuzzi, Alfonso Signorini e Barbara D’Urso. Il titolo del post è: “Io vi accuso”, appunto, dove il maestro attribuisce a questi conduttore la responsabilità della decadimento culturale in Italia.
Scrivo il maestro: “Vi accuso di essere tra i principali responsabili del decadimento culturale del nostro Paese del suo imbarbarimento sociale, della sua corruzione e corrosione morale, della destabilizzazione mentale delle nuove generazioni, dell’impoverimento etico dei nostri giovani, della distorsione educativa dei nostri ragazzi”.
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I likes di tanti docenti
Tra i likes e le reactions si possono scorgere, anche tra i commenti, la condivisione del pensiero del maestro Galice tra i suoi colleghi. Il discorso sui possibili danni della cosiddetta tv trash nasce addirittura negli anni ’90.
Negli ultimi tempi, specie in particolar modo contro Mediaset, numerose sono le proteste che si sono levate nei confronti dei programmai giudicati troppo diseducativi. Del resto anche il maestro in questione si scaglia contro il biscione e, dopo aver citato alcuni dei suoi più rinomati conduttori, amplia la forbice parlando addirittura: “Di bolgia infernale”.
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Contro la televisione trash
Continua il professore nella sua missiva: “Con la vostra televisione trash, i vostri programmi spazzatura, i vostri pseudo spettacoli artefatti, falsi, ingannevoli, meschini, avete contribuito in prima persona e senza scrupoli al Decadentismo del terzo millennio che stavolta, purtroppo, non porta con sé alcun valore ma solo il nulla cosmico”.
E conclude: “Questo è il vostro mondo, questo è ciò che da anni vomitate dai vostri studi televisivi”, chiedendo inoltre: “L’estinzione mediatica e le giuste pene da pagare per gli accusati”.