Lutto nel mondo della televisione, è morta Sara Melodia: da Don Matteo a Doc

Lutto nel mondo della televisione che piange la scomparsa di Sara Melodia, direttrice editoriale di Lux Vide e sceneggiatrice di numerose fiction di successo.

È morta Sara Melodia

Il mondo della televisione piange la scomparsa di Sara Melodia, direttrice editoriale di Lux Vide, che si è spenta prematuramente il 29 novembre. Sceneggiatrice di fiction di successo, come Don Matteo e Sotto copertura, era l’anima anche di Doc – Nelle tue mani e Che Dio ci aiuti. Nel 2021, inoltre, uscirà la sua ultima produzione Leonardo, un film evento molto atteso.

Mercoledì 2 dicembre si sono svolti i funerali, con molti volti noti del piccolo schermo che hanno voluto rendere omaggio alla sceneggiatrice. Tra questi si annoverano, Elena Sofia Ricci, Raoul Bova e la compagna Rocio Munoz Morales, ma anche Daniele Liotti, Francesca Chillemi, Giusy Buscemi, Pierpaolo Spollon, Erasmo Genzini, Gianmarco Saurino e molti altri. A Luca Bernabei, amministratore delegato di Lux Vide, e alla presidente Matilde Bernabei, infatti, si sono uniti nel dolore gli attori che hanno lavorato nei vari progetti della nota casa di produzione.

Il ricordo della società di produzione

Sara Melodia lascia il marito Lorenzo e i tre figli: Maddalena, Benedetta e Filippo Maria. Grande professionista, la Lux Vide ha voluto dare l’ultimo saluto alla compianta sceneggiatrice attraverso un commovente messaggio pubblicato sui social: “Oggi il nostro abbraccio va a colei che ha donato un’anima alle nostre serie preferite”

“Cara Sara, alla fine hai ceduto anche tu. Hai lasciato Lux Vide per un posto migliore. Ci avevano provato in tanti a portarti via da noi, gruppi editoriali, produttori. Tutti volevano la Regina della Fiction. Ma tu hai sempre detto no. Non per soldi, non per carriera. Tu sei rimasta per Amore. Amore di quel progetto che era di Ettore Bernabei e adesso è di Luca e Matilde”.

Per poi aggiungere: “Sei rimasta per raccontare storie che scaldassero il cuore, per far vivere personaggi che per gli spettatori fossero come buoni amici. Sei rimasta per far sognare. E anche per telefonarci a tarda notte e rimetterci in riga. Hai vissuto mille vite, perché in ogni dama, ogni soldato, in ogni prete in bicicletta o trader di borsa c’era un pezzo di te. Hai scelto luci, capelli, battute. Hai editato pagine di sceneggiatura e tagliato minuti di film. Vedere la luce accesa nel tuo ufficio ci faceva andare a casa tranquilli”.

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“Avevamo la migliore, il pezzo unico, il talento che capita una volta in una generazione. Eppure ci hai lasciato. Alla fine hai accettato l’offerta dell’Unico a cui non hai potuto dire no. Ciao Sara, ci manchi da spezzare il cuore. Per favore, tieni la luce accesa Lassù. La guarderemo e andremo a casa tranquilli, sapendo che tu ci sei. Buon viaggio”.