L’approvazione della bozza europea, da parte del collegio dei commissari, è prevista per oggi, mercoledì 2 dicembre.
Una strategia comune per evitare la terza ondata di coronavirus. È questo il contenuto della bozza su come gestire in maniera condivisa le festività natalizie nei paesi europei. All’interno, le indicazioni su come attuarla. L’approvazione del documento da parte del collegio dei commissari è prevista per oggi, mercoledì 2 dicembre.
Le notizie emerse finora riguarderebbero lo stop alle cerimonie religiose di massa – dunque sembrerebbe confermata l’anticipazione della messa di Natale-, sì al coprifuoco ed al Natale da trascorrere in casa con parenti ristretti, e niente festeggiamenti affollati a Capodanno. Altre ipotesi riguardano un prolungamento delle vacanze scolastiche e la promozione della Dad, la Didattica a Distanza. Resta il nodo sugli impianti sciistici, per cui non si prevede nessun divieto ma solo lo scoraggiamento dell’apertura.
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Per evitare la diffusione dei nuovi contagi, al rientro a scuola dalle festività natalizie, la Commissione Europea invita a “valutare di allungare le vacanze scolastiche“, o almeno a ricorrere a “un periodo di apprendimento a distanza“. Gli studenti quindi dovrebbero continuare le lezioni online per le prime settimane di gennaio 2021, se non addirittura riprendere più tardi il programma scolastico. La misura anti Covid servirebbe per introdurre un “periodo cuscinetto ed evitare la diffusione dei contagi a scuola” dopo le feste, per non sprecare i progressi fatti finora.
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E la messa di Natale? Gesù nascerà due ore prima, come proponeva qualche giorno fa il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia? Tra i temi affrontati dalle linee guida c’è anche questo. Inizialmente sembrava che l’Ue avesse l’intenzione di proporre il “divieto” delle celebrazioni religiose. Poi la Commissione si è resa conto di non averne le competenze, quindi ha fatto sapere che “non intende proibire alcuna funzione religiosa“. Anche perché la settimana scorsa il vicepresidente Margaritis Schinas ha incontrato i leader religiosi europei di varie confessioni. Ne è emerso un confronto svolto in “uno spirito molto costruttivo“, che fa pensare che alla fine Bruxelles si limiterà a fornire una raccomandazione sulla limitazione delle presenze in chiesa per non creare assembramenti.
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