Dopo lo scandalo dei due agenti della Polizia Locale “pizzicati” a fare sesso in servizio, arriva un’altra doccia fredda per la sindaca di Roma.
Era un “rumor”, che poi è diventato notizia ufficiale. Il comandante della polizia municipale di Roma, Stefano Napoli, si è dimesso. Nuovo terremoto per il corpo di Polizia Locale della capitale d’Italia. Dopo l’addio ad inizio estate per sopraggiunti limiti di età del precedente comandante Antonio Di Maggio, Napoli ha consegnato le sue dimissioni alla sindaca con una lettera di tre pagine. «Ho constatato con rammarico la mortificante assenza del benché minimo cenno da parte sua di vicinanza alla mia persona e al mio ruolo». Parole durissime, che non possono non colpire duramente la sindaca. Da ieri pomeriggio la notizia stava circolando negli uffici: Antonio Napoli, comandante della polizia locale, ha comunicato a Virginia Raggi la volontà di fare un passo indietro. Una lettera di dimissioni consegnata alla sindaca e però, sembra, subito congelata. Anche perchè dal Campidoglio non sono al momento usciti commenti ufficiali o note. La stessa Virginia Raggi, insieme all’assessore al Personale Antonio De Santis, secondo fonti interne all’amministrazione capitolina, sta provando a gestire la questione senza clamori. Quel che è certo è che i rapporti tra Napoli – alla testa dei vigili dal luglio scorso – e la stessa Raggi da giorni sono sempre più tesi. Ma sembra che un pò tutti il corpo di Polizia Locale di Roma sia in fibrillazione: ne è prova proprio l’audio circolato nei giorni sulla coppia di amanti beccati nell’auto di servizio. Un audio della centrale, si è detto all’inizio. Poi una microspia. Di certo, quell’audio sembra essere stato diffuso per mettere in difficoltà più il comandante Napoli che i due amanti.
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Ma dietro alle dimissioni dell’ormai ex comandante Napoli non c’è solo la vicenda dei due agenti “beccati” a fare sesso in servizio, su un’autopattuglia. C’è, molto più pesante, l’inchiesta della trasmissione Report che ha messo in luce una serie di malversazioni commesse da uomini e donne del corpo di Polizia Locale di Roma Capitale: conflitti di interessi sui permessi per le riprese cinematografiche, controlli tardivi e selettivi nei locali in centro, rapporti con la criminalità da parte di almeno tre agenti. A questo bisogna aggiungere che Napoli non è mai stato amato almeno da una parte dei sindacati. L’ormai ex capo dei vigili è stato convocato solo una settimana fa dalla sindaca: insieme hanno concordato di imporre una rotazione degli uomini in strada, sopratutto al Centro Storico. Ma sopratutto era stato concordato un cambio, entro un anno, proprio alla guida della Polizia Locale. C’è già un candidato: il generale Paolo Gerometta, ora assegnato alle Risorse umane di Palazzo Senatorio.
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