Mes, Claudio Borghi spinge il Movimento 5 stelle per sfiduciare Roberto Gualtieri

Duro confronto in Parlamento tra il deputato della Lega, Claudio Borghi, e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, sulla riforma del Mes, discussa ieri all’Eurogruppo. 

Sfiduciare Roberto Gualtieri. La proposta arriva da Claudio Borghi, della Lega, ed è indirizzata al Movimento 5 stelle. La riunione in commissione Bilancio tenutasi ieri pomeriggio ha avuto risvolti inaspettati specie quando i rappresentanti grillini hanno mostrato posizioni contrastanti rispetto all’operato del Ministro dell’Economia, riguardo la questione del Mes. Borghi ha lanciato la proposta in un intervento durante l’esame degli ordini del giorno al decreto sicurezza, prendendo spunto da una clausola del Decreto di invarianza finanziaria. “Questo significa o che l’amministrazione oggi si gira i pollici, oppure che state ingannando la Commissione Bilancio, perché ci sono programmi di inserimento dei clandestini a parità di risorse”, ha detto Borghi, definendo l’operato dei suoi opposti una vera e propria sciatteria.

Leggi anche:
Coronavirus, ritorna incubo Mes e per l’Italia il rischio è di finire come la Grecia
Mes, Crimi: Ok per la riforma, ma il M5s resta contrario all’utilizzo

 

L’attacco di Borghi si è poi indirizzato direttamente contro il governo, accusato di agire tramite emanazione continua di Dpcm senza tenere conto del Parlamento. “Mentre noi siamo qui Gualtieri ha dato l’assenso a una riforma che varrà per l’avvenire. Nessuno di M5s ha dato l’assenso alla riforma del Mes e il risultato è stato che Gualtieri ha detto “io vado in Europa e approvo”, ha proseguito Borghi accusando in sostanza Gualtieri di non tener conto del Parlamento, umiliato e in posizione di subalterità. La riforma, sostiene il leghista, rappresenta un pericolo gravissimo per Paese.

Da qui, l’idea di una mozione di sfiducia: “Nel momento che ci si sente defraudati, lo si prende per l’orecchio e lo si sfiducia. SI presenta una mozione di sfiducia e vediamo se ride. Alle parole di Borghi, Gualtieri ha così replicato: “Sono osservazioni del tutto fuori luogo. Ciò che rende operativo il consenso di un Paese alla riforma del trattato è la firma prevista per il 27 gennaio e quindi il Parlamento, dopo l’accordo in sede Europea sulle modifiche, si esprimerà attraverso un voto se intende dare l’assenso affinché il governo ponga la sua firma”.

 

Chiara Feleppa

Recent Posts

Noleggio vs leasing se sei un privato: quale conviene?

Nel mondo dell’automobilismo durante il corso di questi anni sono state introdotte una serie di…

4 mesi ago

Investire nel mattone a Palermo: compravendita e locazione di immobili

Chi vuole effettuare compravendita e locazione di immobili nella città di Palermo deve, per prima…

4 mesi ago

Calciomercato: il Torino vuole alzare l’asticella a gennaio

Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…

6 mesi ago

La Serie A torna a far gola: due attaccanti vogliono tornare

Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…

6 mesi ago

Luce e gas, la classifica di Altroconsumo: quali aziende garantiscono il miglior servizio

Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…

6 mesi ago

Il Paradiso delle Signore anticipazioni, crisi tra Adelaide e Marcello: la scelta della Contessa

Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…

6 mesi ago