Un’auto ha investito diverse persone nella zona pedonale di Treviri in Germania. Lo riportano diversi media tedeschi fra cui la Dpa. Secondo le prime notizie ci sono diversi feriti.
“Abbiamo arrestato una persona e la macchina è stata sequestrata. Secondo i primi accertamenti, due persone sono morte”. Lo scrive la polizia di Treviri, in Germania, sul suo profilo Twitter dopo che un auto ha travolto dei pedoni.
Germania, auto contro pedoni a Treviri: diversi morti e feriti. https://t.co/kJWQdnGGHv pic.twitter.com/ejk9Y5cK5p
— RadioSavana (@RadioSavana) December 1, 2020
Gente che “volava in aria”
Non è chiara la matrice di quello che è accaduto a Treviridove. La polizia ha scritto rivolgendosi su Twitter ai residenti: “Per favore evitate la zona”. Secondo un primo bilancio, ci sono sul posto almeno 10 feriti oltre i due morti.
Sarebbe una Range Rover scura l’auto che è piombata contro la folla. Lo scrive la Bild che cita il quotidiano locale ‘Trierischer Volksfreund’. Testimoni raccontano di gente che “volava in aria”. Secondo alcuni la conducente era una donna.
Oltre alle due vittime, ci sarebbero almeno 15 persone “gravemente ferite” dall’urto con l’auto che ha attraversato a tutta velocità la via dello shopping di Treviri, in Germania. Lo riferisce la Faz.
Non una donna alla guida ma un uomo
C’era un uomo di 51 anni tedesco alla guida dell’auto che ha provocato due morti e diversi feriti: lo riferisce la polizia smentendo così le informazioni riportate da Bild secondo le quali alla guida ci sarebbe stata una donna.
Ucciso un bimbo di nove mesi
Sarebbero almeno quattro le vittime dell’auto che ha travolto i pedoni a Treviri. Lo ha detto un reporter di NTV, che riferisce dal posto. Tra le vittime anche un bimbo di 9 mesi. Lo hanno confermato in conferenza stampa gli inquirenti che indagano sull’uomo che ha travolto la folla a bordo di un Suv. Le altre vittime sono una giovane donna di 25 anni, un uomo di 45 e una donna di 60, tutti di Treviri.
Nessuna prova di una matrice politica
Le autorità tedesche al momento non hanno prove di motivazioni politiche all’origine dell’attentato con l’auto a Treviri. Lo riferisce la Dpa citando fonti vicine alle forze dell’ordine della città del Nordreno-Westfalia. L’uomo non era noto alla polizia come soggetto “pericoloso”, qualifica che si dà alle persone sospettate di atti violenti a sfondo politico.