Scienza: Ecco cosa accade al cervello se non cammini abbastanza

Sapevate che se non si cammina abbastanza gli effetti negativi si producono oltre che sul corpo, anche sulla psiche?

Camminare fa bene alla salute? Si, sia fisica che mentale.

A volte, non si cammina abbastanza durante la giornata. Può accadere perchè il lavoro ci obbliga a stare seduti ad una scrivania per molte ore, o semplicemente per pigrizia. Ma sapevate che, camminare poco, può causare disturbi anche psicologici? Cioè, non solo fisici. Sappiamo tutti che, camminare almeno 30 minuti al giorno è salutare, è consigliato dai medici, poichè la camminata, apporta innumerevoli benefici. Infatti è stato scientificamente provato che, camminare almeno mezz’ora al giorno, tutti i giorni, aiuta a mantenere il peso sotto controllo, migliora la circolazione sanguigna, il transito intestinale, facilita la digestione, previene inoltre la comparsa di emicranie e consente di mantenere i muscoli in buona salute. Non tutti sanno però che camminare fa molto bene anche al cervello! Ecco cosa accade se non si cammina abbastanza.

Camminare fa bene al cervello! Lo dice la scienza

Uno studio condotto da alcuni ricercatori dell’Università Statale di Milano ha analizzato gli effetti scaturiti sul cervello da un mancato esercizio fisico, come quello della camminata. Gli scienziati hanno capito che camminare stimola la formazione di nuove cellule nervose. Restare a lungo fermi, senza camminare, causa delle alterazioni in diversi organi. Stando all’esito della ricerca, infatti non camminare per molto tempo, o comunque non svolgere attività fisiche che richiedano l’utilizzo delle gambe, può comportare un’ alterazione della neurogenesi, cioè viene modificata la formazione di nuove cellule staminali neuronali. Questo processo si verifica soprattutto in chi è costretto a letto, per una lunga degenza, ad esempio.Persone affette da patologie croniche, subiscono quindi non solo conseguenze negative a livello muscolare, ma anche a livello neuronale.

Lo studio che è stato pubblicato su Frontiers in Neuroscience, ha aperto la strada per trovare delle soluzioni ed aiuti per quelle persone costrette all’immobilizzazione, in carrozzella, che non solo devono fare i conti con problemi alla muscolatura, ma anche con problematiche di tipo cerebrali. Gli scienziati sono positivi,la ricerca sta facendo degli enormi passi in avanti per cercare di migliorare la qualità di vita dei pazienti costretti all’immobilità.

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Camminare aiuta a contrastare la depressione

Camminare ha un forte impatto benefico per la salute psicofisica. Sono moltissimi gli studi che dimostrano che la camminata, soprattutto se fatta all’area aperta aperta, riduce i sintomi depressivi, e riesce a scongiurarne la comparsa. Camminare, infatti sollecita la produzione dei cosiddetti ormoni della felicità, sostanze che aiutano ad abbassare i livelli di stress. L’effetto è poi potenziato se si cammina all’area aperta, magari godendo della bellezza di un paesaggio naturale. Il contatto con la natura è anch’esso un antidepressvo naturale. Lo sanno bene gli psicologi, che consigliano e in taluni casi prescrivono, ai loro pazienti la camminata come “cura” di disagi psicologici causati dalla depressione.

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Ora che avete scoperto che camminare fa bene al fisico, alla mente e previene l’insorgere di patologie, non siate dunque pigri! Approfittate dei vostri momenti di relax per camminare, ne gioverà la mente e il fisico.

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