Durante quella festa organizzata nel villaggio di Tomtor è finito l’alcool e questo ha portato alla morte di 8 invitati.
Non si conosce la genesi dell’idea che ha portato alla morte di 8 persone, nel villaggio di Tomtor, nella regione russa della Yakutia. Quando l’alcol è finito alcuni partecipanti hanno deciso che avrebbero continuato a brindare bevendo disinfettante per le mani: questa presa di posizione gli è stata fatale.
Tutti tra i 28 e i 69 anni, uccisi dalla sostanza tossica. In nove hanno bevuto il disinfettante alla festa: una donna di 41 anni e due uomini di 27 e 59 anni sono morti sul posto. Altre sei persone state ricoverate in ospedale, ma per quattro di loro non c’è stato nulla da fare. Non è bastato l’intervento dei sanitari. Due sono in condizioni disperate, anche se non ancora deceduti. Sfortunatamente quello di Tomtor non è stato un caso isolato: in una diversa circostanza un altro uomo è morto dopo aver ingerito il gel igienizzante.
Adesso Alexander Kalinin, 44enne uomo d’affari, rischia il carcere dopo essere stato accusato di aver fornito il disinfettante letale che ha ucciso gli invitati alla festa. Comparso in tribunale a Ekaterinburg, l’uomo accusato di negligenza per aver messo sul mercato un disinfettante con un contenuto di metanolo al 69%. Il massimo consentito è il 3,5%.
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Kalinin ora dovrà affrontare fino a 6 anni di carcere, mentre le autorità sanitarie hanno avvertito la popolazione di non bere disinfettanti poiché il metanolo può causare danni ai reni, cecità e può portare alla morte, come nel caso degli 8 invitati.
In Italia, come anche all’estero, tutti i prodotti che vantano un’azione disinfettante, battericida, virucida o una qualsiasi azione adatta a combattere microrganismi devono essere preventivamente autorizzati e devono avere una precisa composizione. Anche nel nostro Paese questo è un problema molto sentito. I Carabinieri del NAS di Reggio Calabria nel corso di controlli finalizzati al contrasto degli “opportunisti” della situazione d’emergenza legata al Covid-19, recentemente hanno sequestrato 1500 confezioni di gel igienizzante “antibatterico” pronte per essere immesse nel commercio al dettaglio privo delle autorizzazioni ministeriali.
I militari, all’interno di un deposito del capoluogo calabrese hanno rinvenuto le numerose confezioni di gel igienizzante che vantava azioni di contrasto a batteri, funghi e virus. Le successive analisi hanno accertato che tali prodotti sono stati identificati come un “biocida” senza essere mai stati autorizzati dal Ministero della Salute.
Esattamente com’era successo agli invitati nel villaggio di Tomtor, nella regione russa della Yakutia. Oggi 8 famiglie dovranno portare il peso di un lutto insensato che non trova spiegazione nella razionalità e che è generato anche dalla disattenzione collettiva su un tema così delicato.
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