Crolla il muro di Trump che ammette: “E’ dura portare il nostro caso alla Corte Suprema”

Il presidente uscente degli Stati Uniti, pur continuando a denunciare brogli nelle elezioni, inizia a fare dei passi indietro.

 

Spero ci sia ancora una strada per la vittoria, per il bene del Paese, ma è dura portare
i nostri casi davanti alla Corte Suprema, dovrebbero prendere una grande decisione”: è una delle prime ammissioni, se non la prima in assoluto, di Donald Trump rispetto alla possibilità di ammettere la sua sconfitta. La dichiarazione è stata rilasciata nel corso di
un’intervista telefonica su Fox News. “Possono vincere il potere ma non hanno vinto il voto”  ha quindi aggiunto sibillinamente Trump.

 

E’ una prima ammissione della sconfitta che, più passano i giorni, più appare netta e delineata. Ma Trump non cambia idea sulle elezioni, che per per lui sono state truccate: “Abbiamo moltissime prove – ha aggiunto Trump – sul fatto che è stata la più grande frode elettorale della storia americana“. Una percezione che fino ad ora non è stata condivisa dagli organi chiamati a giudicare sui ricorsi: si tratta delle varie Corti che hanno respinto cause e ricorsi della sua campagna, l’ultima la Corte Suprema della Pennsylvania. “Non ci permettono di mostrare le nostre prove, dicono al presidente degli Stati Uniti che non ha la possibilità. Ma che sistema giudiziario abbiamo? Io vorrei presentare un’unica grande causa con prove incredibili e centinaia e centinaia di dichiarazioni giurate ma non ce lo permettono” ha ribadito Trump. Ma, a meno che non esca qualcosa di nuovo e clamoroso, l’impressione è che il sistema giudiziario americano, svolti i controlli, si sia reso conto di una verità che forse Trump non vuole ammettere: ha vinto Biden. Ma il quasi ex presidnete statunitense ha abituato il mondo a colpi di scena a volte inattesi, e l’impressione è che possa ancora succedere qualcosa.

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