L’ultimo caso si registra all’ospedale Noa di Massa, dove era stato ricoverato non appena contratto il coronavirus, Nazzareno Catalano, 69 anni, medico di famiglia. Sono già 203 i medici morti dall’inizio della pandemia per combattere il virus in prima linea.
Grande cordoglio per la scomparsa di Nazzareno Catalano, notizia riportata dalla stampa locale, è stata espresso dall’Asl Toscana Nord Ovest. All’interno di una nota, la responsabile di zona dell’Azienda sanitaria, Monica Guglielmi, ha detto «Se ne è andato lavorando , ha messo a repentaglio la sua vita per aiutare gli altri.
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Che il suo sacrificio non sia stato vano». Catalano era anche medico del carcere di Massa ed era stato responsabile nazionale del Sindacato medici italiani per la medicina penitenziaria.
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Gli mancavano pochissimi mesi per andare in pensione ma si capisce: una persona che ha deciso da sempre di aiutare gli altri, non si sarebbe mai tirato indietro in un momento come questo. Il nome del medico di Massa si aggiunge all’elenco della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomceo), listato a lutto dall’11 marzo, giorno della prima vittima nelle file dei medici che adesso contano fino a 203 vittime.