Gli italiani attendono il via libera dal Governo per organizzare il pranzo di Natale. In base ai nuovi provvedimenti potrebbe essere consentito mangiare al ristorante. E i gestori dei locali scalpitano.
Quella che sembrava una prospettiva molto difficile da realizzare, ora rischia di trasformarsi in realtà. Stiamo parlando del Pranzo di Natale, considerata un’opzione poco probabile fino a qualche giorno fa. Ora, con le condizioni del nostro Paese in costante e progressivo miglioramento sul fronte dell’emergenza Covid, non è da escludere che i ristoranti possano riaprire. Possibilmente proprio a pranzo e con il mantenimento delle misure anti-contagio, come la riduzione della capienza dei singoli tavoli e il rispetto delle distanze. Ma ora come ora, per gli aficionados del “pranzo di Natale fuori” si aprono interessanti prospettive.
In particolare saranno ovviamente i ristoratori a godersi questa eventuale, ma assai più probabile boccata di ossigeno. Sono loro stessi a far sapere che, dopo le prime indiscrezioni sul nuovo Dpcm in arrivo in questi giorni, non si sono fatte attendere le domande e le richieste dei clienti. Domande sulla possibilità di riaprire per il pranzo di Natale, sull’eventualità di aprire le prenotazioni e persino sul menu che starebbero valutando di offrire. In particolare al Nord Italia si valuta questa opzione, ammesso che sia salva nel Meridione la possibilità delle tavolate familiari.
E così, facendo un primo giro tra i locali, ci si rende conto che l’eventualità di un’apertura a Natale è sempre più reale. Ne ha parlato Roberto Lisi, patron del ristorante Pierluigi di Roma: “Ci chiamano in tanti per sapere se siamo aperti il 25 dicembre – ha detto – . La data resta ancora incerta in queste ore, ma confidiamo di poterla confermare. Quello che è sicuro è che ci stiamo organizzando per offrire durante le festività un servizio in sicurezza, il che significa anche più investimenti economici, per allestire lo spazio all’aperto con i riscaldamenti e un arredo in stile“.
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La gente spera di poter mangiare fuori, almeno per il Pranzo di Natale. E l’obiettivo dei ristoratori è quello di garantire il miglior servizio possibile, nella possibilità di garantire la massima capienza consentita e nel rispetto delle norme. Ma non mancano le posizioni più conservative, come quella esposta dai titolari del ristorante Da Alfredo alla Scrofa. “Se apriamo solo a pranzo possiamo ragionare anche in termini di più turni. Entro la prossima settimana decidiamo comunque il menu“, ha detto confermando che non è ancora certa la riapertura.
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Dunque la gente scalpita per poter tornare a mangiare fuori, in particolare per il pranzo di Natale. Anche se non mancano le alternative, come quella relativa al delivery o al ritiro sul posto delle pietanze da servire a tavola nella propria abitazione. Anche se in alcuni casi, la possibilità di mangiare al ristorante per il pranzo del 25 dicembre diventa più un modo per distrarsi. Dopo tanti giorni costretti in casa, lontano dal calore e dalle distrazioni della città, diventa quasi un bisogno fisiologico. Anche se non bisogna esagerare con le libertà.
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