Il ministro della Salute sta già valutando i primi cambiamenti in vista del Dpcm del 4 dicembre. I dati danno ragione alla Lombardia, il Piemonte si sta allineando. Le nuove misure restrittive avranno valore per almeno 15 giorni.
Proseguono le nuove ordinanze da parte del Governo per la gestione delle diverse regioni italiane. In particolare, in questo momento c’è il ministero della Salute in cabina di regia, con Roberto Speranza che fornisce i dati ricevuti dalla Protezione Civile nei consueti bollettini giornalieri. E dopo le decisioni prese lo scorso 3 novembre, con la suddivisione del Paese nelle tre fasce cromatiche, sono arrivate un paio di modifiche. La prima ha riguardato la proroga delle zone rosse in Lombardia, Piemonte, Calabria e Valle d’Aosta, con Puglia e Sicilia in zona arancione.
La seconda ordinanza di proroga è arrivata nella tarda mattinata di ieri e ha riguardato quattro zone d’Italia. E se la provincia di Bolzano si è vista prorogare il provvedimento di zona rossa, ci sono Basilicata, Liguria e Umbria che sono rimaste in fascia arancione fino al prossimo 3 dicembre. Non appena verrà redatto il nuovo Dpcm, però, potremmo assistere a una vera e propria rivoluzione delle regioni. Anche perchè gli italiani stanno rispondendo bene ai provvedimenti di 20 giorni fa, considerando i dati che arrivano dai bollettini. Al di là delle pessime notizie sul fronte dei decessi, l’Italia sta vivendo un netto miglioramento della situazione.
La decisione di prorogare i provvedimenti nei confronti delle singole regioni è legata in particolare alla decisione di emanare un nuovo Dpcm nella prima settimana di dicembre. In uno degli articoli dell’attuale decreto, tra l’altro, si legge che vengono di volta in volta individuate le singole regioni che necessitano di un trattamento più o meno restrittivo, in concerto con il Comitato tecnico scientifico. E le nuove restrizioni, che possono essere più o meno severe, hanno una durata minima di 15 giorni che può essere per l’appunto prorogata su richiesta del ministero della Salute.
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Ma veniamo a quelli che dovrebbero essere i temi centrali del Dpcm, che con ogni probabilità verrà emanato il prossimo 4 dicembre. In particolare proprio per quanto riguarda la distribuzione delle regioni e delle province autonome in base alle tre diverse fasce cromatiche. Stando ai primi rumors che provengono da Palazzo Chigi, saranno quasi certamente la Lombardia e il Piemonte le regioni che trarranno il maggior giovamento da queste novità. Anche perchè in questi due territori ci sono due aspetti da valutare: la pressione ospedaliera e l’arcinoto Indice Rt.
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Si attende in ogni caso il venerdì, la giornata in cui l’Istituto superiore di sanità insieme con il Ministero della Salute rendono noti gli aggiornamenti sulla situazione del Paese. Non sarà solo il consueto riepilogo del momento nazionale, ma un modo per approfondire lo stato delle singole regioni. Motivo per cui Lombardia e Piemonte sperano, perchè l’indice Rt è in netto calo e le notizie dagli ospedali migliorano giorno dopo giorno. Motivo per cui entrambe potrebbero entrare in zona arancione, e al tempo stesso alcune regioni potrebbero passare dall’arancione alla gialla.
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