Roberto Speranza: “A Natale nessuna messa di mezzanotte. Dopo le 22 il coprifuoco”

Il Ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto ospite a Di Martedì, su La7, per commentare l’attuale situazione in Italia, relativamente all’andamento della pandemia. 

“La cena di Natale in quante persone? Bisogna limitarla agli affetti più stretti, domani c’è una riunione sui numeri, li valuteremo”. A dirlo, ieri sera, è stato il Ministro della Salute Roberto Speranza, intervenuto ieri sera a Di Martedì, su La7. Il Natale, infatti, sembra essere la prossima sfida da affrontare: un periodo, quello natalizio, che richiede ora la necessità di unire esigenze diverse. Economia da salvare, volontà degli italiani, distanziamento e sicurezza. Come fare, quindi? “Il messaggio è questo: è un momento in cui bisogna stare con le persone più care, ma si riducano tutte le occasioni in cui il contagio si può diffondere“, ha proseguito il Ministro. Altro dilemma sembrano essere le Messe di mezzanotte, appuntamento fisso per i cattolici. Anche quelle subiranno, sembra, limitazioni: “Messe di mezzanotte piene di gente? Al momento c’è un coprifuoco, dopo le 22 non sono possibili attività di nessun tipo, valuteremo nei prossimi giorni”. 

Leggi anche:

Quanto all’andamento generale dell’epidemia, questa sembra essere ancora molto presente nel nostro Paese. Tuttavia, l’indice di contagio si sta abbassando e questo vuol dire, sostiene Speranza, che le misure adottate finora stanno dando i loro effetti sperati. Da qualche settimana, infatti, la curva sembra essersi appiattita; un fattore che fa ben sperare Palazzo Chigi e che fa prevedere, per inizio dicembre, un allentamento delle misure restrittive. “A fine mese potremmo non avere più zone rosse”, ha detto Giuseppe Conte qualche giorno fa. A dargli sostegno ci sono gli esperti del Cts che parlano di una “prima piegatura della curva“. Non significa però che flette verso il basso, ma che rallenta la salita. L’Rt di Milano, città più colpita da questa seconda ondata, è sceso attorno a 1.25 e si è quasi dimezzato rispetto al momento di picco.

Gestione cookie