Vaccino Astra Zeneca, ecco la differenza con quelli di Pfizer e Moderna. Ecco in che consista la diversità
Il vaccino Astra Zeneca annunciato il 23 novembre dal Ceo di AstraZeneca, Pascal Claude Roland Soriot, va ad aggiungersi a quelli già ampiamente sponsorizzati, Pfizer e Moderna. Ora ci sarà un trambusto di prezzi e richieste di autorizzazioni per uso di emergenza. Tuttavia, il vaccino Astra Zeneca ha qualcosa di diverso dagli altri due. Pur essendo egualmente sicuro ed efficace, AZD122, questo il nome del terzo vaccino, potrebbe essere più semplice da distribuire oltre che più economico.
Secondo quanto spiega l’azienda, AZD122 ha avuto un’efficacia media del 70% nel prevenire il Covid. Tuttavia, c’è un particolare da esplicare. I regimi di dosaggio usati sono stati due e soprattutto, diversi. Regimi diversi che hanno condotto a esiti differenti. Il vaccino ha avuto un’efficacia del 62% nei volontari che hanno ricevuto due dosi “piene”. Chi invece ha preso mezza dose poi seguita da una dose completa, ha riportato un’efficacia del 90%.
Leggi anche:—>Vaccini anti-Covid, piano in ritardo: metà delle Regioni non ha dato risposte
Leggi anche:—>Orrore a Parigi, violento sgombero della polizia: manganellati migranti e giornalisti
Clicca qui e poi premi la stellina (Segui) per ricevere tantissime novità gratis da MeteoWeek
“Lo schema di metà dose che ha funzionato meglio può significare che più persone potrebbero ricevere il vaccino” ha spiegato Adrian Hill, a capo del team Oxford. Sono esiti intermedi di una ricerca che ha coinvolto 25.000 volontari, di cui 131 hanno preso il Covid. “Nessuno di questi, però, ha manifestato una forma grave“, ha spiegato l’azienda. “I risultati di oggi si aggiungono ai dati già pubblicati la scorsa settimana su The Lancet. Stiamo preparando la sottomissione dei risultati alle autorità regolatorie e a una rivista per la pubblicazione affinché siano disponibili alla comunità scientifica”, chiarisce Lorenzo Wittum, presidente e ad di AstraZeneca Italia. “Siamo soddisfatti dei risultati e del lavoro di squadra che AstraZeneca ha intrapreso già da aprile per rispondere all’emergenza globale con l’obiettivo di favorire un accesso ampio ed equo del vaccino in tutto il mondo con la fornitura di 3 miliardi di dosi nel 2021, al costo di produzione. L’accordo con l’Europa è di 300 milioni dosi, con un’opzione di altre 100 dopo l’approvazione“.
A differenza degli altri vaccini, quello di Astra Zeneca ha di vantaggioso non solo il prezzo, che dovrebbe aggirarsi intorno ai 2,80 euro a dose contro i 30 dollari di Moderna e i 20 di Pfizer, ma anche dal punto di vista conservativo. Richiederà, infatti, solo refrigerazione standard.
La ragione è che il vaccino Astra Zeneca si basa su una tecnologia consolidata per i vaccini, mentre i competitors necessitano di congelatori per conservare e trasportare le dosi, affinché Rna e particella lipidica che li trattiene non vadano a degradarsi.