Spagna, nuovo test distingue se si ha normale influenza o Covid. Il nuovo test è disponibile per ospedali e laboratori diagnostici
Via libera a un nuovo test in grado di distinguere il Covid da una normale febbre. Si tratta di un test che potrebbe rappresentare una svolta per la distinzione dei due tipi di influenza e che arriva dalla Spagna. Genomica, società di diagnostica molecolare del Gruppo PharmaMar, ha reso disponibile il suddetto test PCR in ospedali o laboratori diagnostici. È la stessa azienda farmaceutica ad aver dato la notizia alla National Securities Market Commission (CNMV), come riporta Europa Press.
#ÚltimaHora ? Lanzan un nuevo test PCR que diferencia el Covid de la gripe https://t.co/csz2TN8bjS
— EL MUNDO (@elmundoes) November 24, 2020
Il test ha già ricevuto la marcatura CE e ha completato con ottimi risultati i test eseguiti con campioni rinofaringei di pazienti con infezioni respiratorie all’ospedale Universitario La Paz e l’ospedale Universitario di Valencia.
I risultati dei suddetti esperimenti hanno raggiunto sensibilità superiori al 95% e specificità oltre il 99,7%. Con questo test si risolverebbe un grosso problema, ossia il timore, in particolare per i genitori, che i figli abbiano contratto il Covid invece della normale influenza di stagione e stessa cosa per gli anziani, che rientrano nelle categorie cosiddette fragili.
Nel frattempo un nuovo studio inerente gli asmatici allergici mostrerebbe che essi soffrono meno il Covid o che non sarebbero più vulnerabili a questa infezione.
Leggi anche:—>Pavia, il post del consigliere che inneggia alla selezione naturale del Covid
Leggi anche:—>Coronavirus, Morani: No ai cenoni, sì allo shopping natalizio [VIDEO]
Clicca qui e poi premi la stellina (Segui) per ricevere tantissime novità gratis da MeteoWeek
Secondo lo studio, solo il 3,2% dei pazienti gravemente affetti da Covid e ricoverati in ospedale soffriva di asma, dato inferiore rispetto alla popolazione generale, che è di circa il 6%. Inoltre, la Spagna avrà circa 80 milioni di vaccinazioni: “I contratti da firmare con la Commissione Europea raggiungono circa 1.400 milioni di dosi”, hanno fatto sapere le autorità sanitarie spagnole.