Ricongiungimenti Natale, nuove norme spostamenti: ci vorrà certificato di residenza? Ecco i possibili scenari
Dopo aver trascorso la Pasqua in lockdown e ben coscienti, che si dovrà rinunciare ai classici cenoni di Natale, gli italiani si augurano almeno di potersi ricongiungere ai propri parenti stretti per le festività. Sono in molti a essere in attesa di novità sugli spostamenti tra regioni. Il governo è molto cauto in merito, soprattutto perché non basta basarsi sulle proiezioni, e perciò bisogna attendere il più possibile i dati.
Attualmente, sul tavolo del governo vi sono parecchie opzioni per lo più inerenti a come gestire le zone gialle. Immaginiamo che entro il 10 dicembre tutto il Paese sia divise in zone arancioni e gialle, tra le ipotesi c’è quella di rafforzare la zona gialla. Ciò vuol dire che il governo permetterebbe gli spostamenti tra regioni gialle (attualmente possibili senza particolari limitazioni) solo a residenti con domicilio altrove.
Questo per consentire ai parenti stretti (in particolare agli studenti fuori sede) di far ritorno nella propria città. Ciò escluderebbe, quindi, chi invece vive fuori da diverso tempo e per motivi di necessità risiede in un’altra regione. Attualmente, non è possibile raggiungere regioni rosse e arancioni se non per comprovati motivi quali lavoro, salute ma non c’è il divieto di rientrare nella propria città di residenza o domicilio.
Spostamenti tra Comuni, cosa potrebbe accadere?
Al centro del dibattito del governo c’è anche la questione spostamenti nelle zone gialle “rafforzate”.
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L’ipotesi è di non consentire neppure gli spostamenti, attualmente possibili, tra comuni per evitare che gli italiani, finiscano per fare il giro di visite di parenti e amici facendo così impennare di nuovo la curva dei contagi.