Stretta sui festeggiamenti del Natale 2020: in Belgio la polizia potrà suonare alla porta per controllare i cenoni. La ministra dell’Interno: “Dobbiamo prendere seriamente i segnali d’allarme dei nostri ospedali”.
Stretta di ferro sulle misure anti Covid-19 applicata entro i confini nazionali del Belgio. Secondo quanto riportano le fonti internazionali, la polizia federale entrerà regolarmente di pattuglia durante tutto il periodo natalizio per garantire il rispetto delle regole sui raduni e sugli assembramenti. Ad annunciarlo è stata la ministra federale degli Affari Interni, Annelies Verlinden. “La polizia controllerà il rispetto delle regole. L’applicazione delle misure è molto importante”, ha spiegato la ministra in un’intervista al quotidiano De Zondag.
Belgio, la stretta sul Natale
Un clima festivo fatto di luci, addobbi ma anche di pattuglie in giro per la città. Pattuglie che, tra l’altro, potranno suonare alla porta di casa, per controllare che i cittadini non siano impegnati in cenoni non consentiti dalle misure anti Covid-19. Ad annunciarlo è stata la ministra dell’Interno belga, che nell’intervista per un quotidiano ha spiegato: “Gli agenti non potranno entrare all’interno delle case, non è la priorità e la legge non lo permette; tuttavia, potranno suonare il campanello se rilevano casi sospetti – ad esempio in caso di rumori molesti”.
“Il Natale è un momento importante per molte persone, me compresa“, ha sottolineato poi Verlinden. “Mancano ormai cinque settimane al Natale, e se tutti ci atteniamo alle misure, potremmo essere in grado di aprirci a una prospettiva migliore”. E ha aggiunto: “Non voglio fare false promesse, ma è nostro assoluto desiderio permettere un Natale più umano. Allo stesso tempo, non possiamo non prendere seriamente i segnali d’allarme dei nostri ospedali. Dobbiamo trovare un equilibrio”.
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Una presa di posizione molto rigida, questa, che è stata però confermata anche dal primo ministro del Belgio, Alexander De Croo. In questo sfortunato 2020 non sarà possibile trascorrere un Natale come tutti gli altri, e mai come oggi il comportamento dei singoli cittadini potrà influire sui festeggiamenti. “La maggior parte delle dosi del vaccino non arriverà prima di metà del 2021, perciò dovremo essere cauti e attenti ancora per un tempo relativamente lungo“, ha non a caso spiegato il premier De Croo.
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E per gli esperti, spiegano dal Brussels Times, l’idea di un allentamento delle misure è solo una vaga speranza. “Non ci si può aspettare che le cifre scendano del 50% ogni giorno, dobbiamo renderci conto che le statistiche rimangono incredibilmente alte”, ha sentenziato il virologo Marc Van Ranst. Mentre il collega Molenberghs concorda: “L’epidemia può sempre ricominciare“.