91 donne uccise, picco di reati in famiglia: ecco perché

Il primo report sul Codice Rosso: maltrattamenti in famiglia in aumento dell’11%. Un trend che “può essere imputato alle misure di contenimento da lockdown che hanno portato a situazioni di convivenza forzata”.

91 donne uccise, picco di reati in famiglia
Durante il lockdown si è registrato un aumento dei procedimenti iscritti per maltrattamenti contro familiari e conviventi catalogabili come violenza di genere pari all’11%. Tale aumento è avvenuto nel periodo dal 1° gennaio al 31 maggio 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. In particolar modo, in Italia, le donne vittime di omicidio nei primi dieci mesi del 2020 sono 91. Questi i dati del rapporto Eures, il quale segnala una leggera flessione rispetto alle 99 dello stesso periodo 2019. Ma a diminuire significativamente sono solo le vittime femminili della criminalità comune: da 14 a 3, mentre restano stabili i femminicidi familiari: da 85 a 81 e, all’interno di questi, per quelli di coppia se ne registrano 56 in entrambi i periodi.


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“Un trend che può essere imputato alle misure di contenimento da lockdown che hanno portato a situazioni di convivenza forzata”: è uno dei dati che emerge dal primo report del ministero della Giustizia sul Codice Rosso. Il dossier è stato presentato in streaming dal Guardasigilli Alfonso Bonafede e all’evento partecipano anche il premier Giuseppe Conte, la ministra per le Pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. Un evento che avviene alla vigilia della giornata contro la violenza sulle donne.

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