Un uomo residente in Australia ha svelato la propria positività al Covid. Sosteneva di averlo contratto dopo aver frequentato una pizzeria. Tuttavia, quello era il suo posto di lavoro, perciò non era stato in grado di diffondere il virus.
Una bugia che è costata caro a oltre un milione e mezzo di persone. A raccontarla è stato il dipendente di una pizzeria, che ha messo in ginocchio un’intera regione dell’Australia. La storia arriva proprio dal “Paese dei canguri”, dove un milione e 700mila persone sono finiti in lockdown dopo la decisione assunta dal governo della regione del South Australia. Tutto per via di una auto-denuncia di positività al Covid-19 resa nota dal pizzaiolo, uno spagnolo di 37 anni. Questo aveva svelato di aver contratto il virus mentre si trovava all’interno di una pizzeria, il Woodville Pizza Bar.
In un primo momento aveva fatto sapere di essere entrato in quella pizzeria in qualità di cliente. Ad Adelaide, capitale della regione, la restrizione legata al lockdown è scattata nella giornata di mercoledì. In quelle ore erano stati scoperti 36 casi di positività al Covid, in particolare dopo l’auto-denuncia del presunto cliente. Ma dopo un controllo un po’ più approfondito si è venuti a sapere che lo spagnolo era in realtà dipendente all’interno della pizzeria. Una differenza non di poco conto per quanto riguarda la reale diffusione del virus, considerando che l’uomo lavora in uno spazio isolato e incontra molte meno persone di quante ne incrocerebbe un cliente.
In un primo momento, ovviamente, si era pensato al fatto che l’uomo avesse incontrato una abbondante quantità di persone all’interno della pizzeria. Tanto da far credere che il locale di Adelaide si fosse trasformato in un cluster di contagi ancora da rilevare. Dunque era una ragione più che valida per decretare il lockdown in tutta la città del South Australia. Ben presto, però, la bugia del pizzaiolo sarebbe stata scoperta. Sul Sydney Morning Herald, infatti, si legge che è emerso che l’uomo è stato contagiato da un agente di sicurezza che lavorava in pizzeria.
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L’agente lavorava anche al Peppers Waymouth, uno degli hotel in cui si è diffuso in un primo momento il Covid. Dunque è bastato fare due più due per capire che era stato montato un caso eccessivo per via di una bugia non di poco conto. E una volta scoperta la verità, il governo del South Australia ha deciso di anticipare di tre giorni la conclusione del lockdown. E il premier Steven Marshall ha espresso tutta la propria frustrazione: “Dire che sono arrabbiato è un eufemismo. Siamo esterrefatti per le azioni di questo individuo e valutiamo con molta attenzione le conseguenze che ci saranno“.
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La più alta carica politica del South Australia ha anche fatto sapere che i controlli verranno effettuati in maniera più accurata. Al di là del caso in sè, che riguarda la leggerezza di un uomo, l’obiettivo è evitare la creazione di nuovi focolai. “Le autorità hanno annunciato la creazione di una task force speciale – ha dichiarato Marshall – incaricata di esaminare le circostanze dell’incidente e indagare per stabilire se le leggi sono state violate“.