Negazionisti bloccano ambulanza: “Girate a vuoto, Covid non esiste”

Un gruppo di negazionisti ha ostacolato il tragitto di una ambulanza nella provincia di Torino. Proteste nei confronti degli operatori sanitari a bordo che hanno tentato di fare spostare gli uomini.

negazionisti ambulanza
L’ambulanza fermata dai negazionisti era in servizio – meteoweek.com

Un gruppo di negazionisti a fine ottobre ha seguito, in provincia di Torino, una ambulanza in servizio che si stava dirigendo a sirene spiegate da un anziano positivo al Covid-19 in potenziale pericolo di vita. “State girando a vuoto. Non c’è nessuno a bordo“, urlavano dall’auto. Al loro arrivo nell’abitazione del settantenne, nel quartiere Savonera di Collegno, gli operatori del 118 si sono trovati di fronte ai passeggeri del Porsche Cayenne sulle loro tracce.

Mentre erano intenti cercare di entrare nel palazzo al fine di soccorrere l’anziano in serie difficoltà respiratorie, i due – un uomo e una donna – rivolgevano loro insulti e ostacolavano le operazioni, accusandoli di seminare il panico inutilmente. “I vostri interventi sono un’invenzione, il Covid è un’invenzione. Smettetela di spaventare la gente, il virus non esiste: siamo qui per documentare la verità“, ribadivano con fermezza. La donna intanto filmava la scena con il cellulare.

Gli infermieri del 118 hanno immediatamente avvertito le forze dell’ordine. Gli agenti della polizia, al loro arrivo, hanno portato in caserma i due negazionisti e li hanno schedati. La coppia adesso è stata denunciata per interruzione di pubblico servizio.


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A febbraio e marzo eravamo eroi nazionale, ora c’è gente che ci odia“, ha commentato Rita Rossi, una delle infermiere che era a bordo della vettura di pronto soccorso. “Come si può pensare che mandiamo in giro delle ambulanze vuote, e a sirene spiegate, solo per creare panico nella popolazione? La verità è che facciamo fatica a trovare mezzi disponibili a causa dell’emergenza sanitaria e che molto spesso i codici verdi sono per questo costretti ad attendere anche due ore prima di essere assistiti. La scorsa settimana siamo stati molto sotto pressione: abbiamo ricevuto circa 1.100 chiamate al giorno su una media di 700, e purtroppo in molti hanno dovuto attendere a lungo. Non abbiamo davvero bisogno di negazionisti tra i piedi“.

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