Piero Filotico era un noto pubblicitario, scrittore e filantropo. Si era recato in ospedale dopo un incidente stradale. È stato contagiato dopo il ricovero e solo allora le sue condizioni si sono aggravate.
La sorte ha portato via un personaggio particolarmente amato a Roma e dintorni, soprattutto per la sua sapienza. Stiamo parlando di Piero Filotico – il cui vero nome di battesimo è Giampiero – che ci ha lasciato alle soglie dei 78 anni. Stiamo parlando di un noto pubblicitario, scrittore e filantropo, nonchè ex direttore generale della concessionaria pubblicitaria Piemme. La sua vita è stata scontrata dopo aver incontrato il Covid-19 in circostanze a dir poco particolari. Piero Filotico era stato trasportato in ospedale, ma non per un caso di contagio.
Filotico era infatti reduce da un incidente avuto mentre era alla guida del suo motorino. Questo incidente è avvenuto circa un mese fa, sulla via Flaminia. Ma a un certo punto è entrato in scena il protagonista delle nostre vite negli ultimi otto mesi, ovvero il Covid. Il ricovero nel reparto di Neurologia consentiva ancora ai parenti di Piero Filotico di visitarlo. In particolare alla moglie Delia, che gli stava vicino dopo che lo schianto contro un’automobile non gli consentiva neanche di parlare. Ma nel giro di pochi giorni, le condizioni del filantropo sono peggiorate.
La rabbia di donna Delia è esplosa in maniera inequivocabile in queste ore, successive alla morte avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì. La moglie di Piero Filotico non ci sta a vedere un caso di mala sanità in un periodo così delicato proprio per il sistema: “Mio marito non stava male, non soffriva di alcunché, era un giovanotto intellettualmente e fisicamente – ha dichiarato dopo la tragedia – . Quel giorno non lo vedevo rincasare per pranzo. Lui non tardava mai e, nel caso, avvisava. Nessuno ci avvertì nemmeno dell’incidente, lo trovammo noi in ospedale. Aveva una commozione cerebrale e non poteva parlare”.
Leggi anche -> Ucciso dal Covid Pierantonio Meroni, medico in pensione che lavorava come volontario
Leggi anche -> Ammalarsi non di Covid in tempo di Covid: la storia di Rita [VIDEO]
Dopo aver ricordato la figura del marito, Delia sostiene che l’avvento del Covid in lui sia avvenuto dopo il ricovero. Anche perchè il primo controllo non aveva dato alcun segnale in tale direzione: “Non può essere altrimenti – sostiene in merito a una sopraggiunta positività in reparto – . Gli hanno fatto un tampone all’ingresso in pronto soccorso ed era negativo. Poi un secondo durante la degenza, ancora negativo. Quando è arrivato il momento delle dimissioni e a casa era tutto pronto per la riabilitazione, la doccia gelata: positivo al tampone in uscita, ma asintomatico”.
Clicca qui e poi premi la stellina (Segui) per ricevere tantissime novità gratis da MeteoWeek
Donna Delia sostiene che “il Covid ha divorato i polmoni nel giro di due settimane” al suo defunto marito. E al coro di dolore della moglie si aggiunge anche quello degli amici di Piero Filotico, stroncato dal Covid dopo un incidente stradale. “È pazzesco che si entri in ospedale non per guarire ma per morire – hanno dichiarato – . Non vogliamo fare polemiche ma a Piero avrebbe fatto tanta rabbia, perché lui diceva sempre che ci vuole attenzione civile”.