Madre cocainomane ustiona e uccide figlia di 19 mesi nell’acqua bollente. Poi ha negato ogni cosa, ma gli esami parlano chiaro
Ha assassinato la sua bambina di soli 19 mesi immergendola nell’acqua bollente. Katie Crowder, 26 anni, ha ustionato la piccola lasciandola nell’acqua bollente per diversi minuti attendendone la morte per via delle gravi ustioni tra grida atroci. La donna dapprima ha ustionato la figlia nel suo appartamento a Wharmby Avenue a Mansfield, dopodiché ha ripulito ogni cosa per far sì che non vi fossero sospetti su di lei, lasciando la bambina in agonia tra atroci dolori.
La donna si è poi recata dai genitori, terrorizzata e ha raccontato loro che la bambina non si sentiva bene, al che loro hanno contattato i soccorsi ma ormai era tutto inutile. La piccolina ha riportato ustioni sul 65% del corpo ed è morta per arresto cardiaco causato dal dolore avvertito quando la madre l’ha messa nell’acqua bollente.
Leggi anche:—>Totti su Covid: L’ho avuto e vi dico: non è stata una passeggiata
Leggi anche:—>Mamma e due figli muoiono di Covid a distanza di qualche giorno: comunità sotto choc
Clicca qui e poi premi la stellina (Segui) per ricevere tantissime novità gratis da MeteoWeek
La madre di Katie le avrebbe chiesto cosa fosse successo, ma lei ha negato ogni responsabilità, dicendo di averla trovata così e che mai avrebbe potuto farle del male. Gli esami eseguiti sul corpo della bimba hanno fatto emergere segni di violenza. Inoltre, nel sangue di Katie hanno trovato un altissimo tasso di cocaina. Dunque la donna avrebbe ucciso la figlia sotto effetto di stupefacenti. Da quel che riporta la stampa locale, pare che Katie fosse stanca di gestire sua figlia e che avrebbe più volte manifestato l’esigenza di essere aiutata, oltre al fatto che desiderava che la figlia andasse all’asilo.