Coronavirus, in arrivo il patentino per utilizzare il vaccino

Nell’accesso alle dosi saranno comunque privilegiate due categorie: le persone più esposte al rischio Covid (prima di tutto medici ed infermieri) e quelle fragili (anziani in primis). Chi si vaccinerà contro il Covid riceverà però una sorta di patentino: una guida alla vaccinazione. 

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La novità è stata annunciata dal commissario all’emergenza Domenico Arcuri. «Stiamo progettando una piattaforma informatica che consentirà di gestire la verifica della somministrazione per sapere come si chiamano le persone che hanno fatto il vaccino e dove lo hanno fatto», ha annunciato Arcuri. Sarà il ministero della Salute a stabilire i dettagli di questo «certificato di vaccinazione». Il tema dell’obbligatorietà non è stato ancora affrontato ma probabilmente verrà trattato non appena sarà immesso in circolazione. Ed è certo che il piano sui vaccini andrà anche in Parlamento. Per il viceministro della Salute, Pierpaolo Sileri, però «dovrebbe essere inserita un’obbligatorietà per fasce d’età». « Lo schema dovrebbe ricalcare quello del vaccino antinfluenzale, con una particolare attenzione alle fasce fragili e ai soggetti anziani, i più esposti ai rischi del coronavirus», ha spiegato. Per una «protezione di gregge», è necessario che una ampia fascia della popolazione si vaccini. Probabilmente sarà necessario tutto il 2021 per la vaccinazione».


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Il primo vaccino sarà quello di Pfizer «con 3,4 milioni di dosi che arriveranno nella seconda metà di gennaio per vaccinare 1,7 milioni di italiani visto che serviranno due dosi» ha assicurato il commissario Arcuri, confermando l’arrivo delle prime dosi di vaccini già nelle prossime settimane e a cui ne seguiranno ulteriori dosi per arrivare a vaccinare tutta la popolazione entro settembre 2021 «Ma non sappiamo quanti italiani vorranno farsi il vaccino», aggiunge.

Arcuri ha anche annunciato che partirà lunedì il bando per le siringhe e gli aghi che dovranno essere acquistate per rendere certa la somministrazione per il primo vaccino in arrivo. Un acquisto molto corposo per alcune decine di milioni di dispositivi. Le siringhe che verranno utilizzate sono almeno tre e le misure degli aghi almeno sei. Un bando, questo, che segue quello di altri Paesi come la Spagna, la Francia e la Germania chesi sono già movimentati per recepire le siringhe. «Le cercheremo se serve all’estero, ma c’è una industria nazionale che credo si aspetti di poter fare la sua parte anche su questo aspetto», ha concluso Arcuri.


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Nuove buone notizie arrivano intanto dai laboratori. Il vaccino in sperimentazione dell’università di Oxford, Irbm e Astrazeneca è ben tollerato, soprattutto negli anziani, e dovrebbe indurre una protezione immunitaria adeguata. I dati si aggiungono a quelli anticipati da Pzifer e Moderna nei giorni scorsi sull’efficacia dei loro vaccini, che sembrano però provocare in alcune persone effetti collaterali intensi. Stando ai dati citati da Science sui vaccini a Rna di Pfizer e Moderna, “meno del 2% dei volontari ha avuto febbre alta tra 39 e i 40 gradi e con quello di Moderna il 9,7% ha riportato fatica, l’8,9% dolori muscolari, il 5,2% dolori alle articolazioni e il 4,5% mal di testa”.

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