Schiacciato da un braccio meccanico mentre era a lavoro: perde la vita operaio 54enne

Non ce l’ha fatta Luciano Sanna: l’operaio di 54 anni ha perso la vita dopo essere rimasto rovinosamente schiacciato da un macchinario mentre era a lavoro. “Un’altra morte in questo 2020 di lutto e di paura per il Covid”.

muore operaio Luciano Sanna - meteoweek.com
i vigili sul luogo dell’incidente – foto via Genova24

Tragico l’incidente verificatosi a Masone. Un operaio di 54 anni è morto a seguito delle ferite riportate mentre era a lavoro, la scorsa notte, nei pressi del casello autostradale. L’uomo era un addetto alla manutenzione dei viadotti autostradali, e sarebbe rimasto fatalmente schiacciato da un elevatore posizionato sulla rotatoria. Inutili i soccorsi, coìs come anche la tempestiva corsa all’ospedale. I medici di Villa Scassi non sono riusciti a salvargli la vita. Sul dramma stanno ora indagando i carabinieri.

Luciano Sanna è morto prima di arrivare in ospedale

Come viene riportato da Genova24, l’operaio 54enne si chiamava Luciano Sanna. Nella tarda serata di ieri è rimasto coinvolto in un incidente sul lavoro, a Masone, nei pressi della rotatoria fuori dal casello autostradale. Secondo quanto viene riferito, l’uomo è stato schiacciato da un elevatore usato per i lavori di manutenzione sui viadotti autostradali.

La tragedia si sarebbe verificata verso le ore 23:00, quando per un probabile errore di manovra dal camion si sarebbe sganciato il macchinario. Il braccio meccanico dell’apparecchio è quindi finito addosso al 54enne, che è rimasto schiacciato e incastrato con un gamba. Per poterlo liberare si è reso necessario l’intervento dei vigili del fuoco di Genova e Ovada, fino a che – con l’arrivo del 118 – l’uomo non è stato portato in codice rosso verso l’ospedale Villa Scassi.

muore Luciano Sanna - meteoweek.com
il luogo dell’incidente – foto via Genova24

La corsa verso Sampierdarena, però, si è infine rivelata inutile. Le condizioni dell’uomo erano già gravissime, e sarebbe arrivato presso la struttura privo di vita. Secondo quanto riferito dalle fonti interne all’ospedale, Luciano Sanna avrebbe riportato un letale politrauma da schiacciamento. Sul caso sono ora al lavoro i carabinieri, che hanno aperto un fasciolo di indagine per ricostruire la dinamica e determinare la responsabilità di quanto accaduto.


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I messaggi lasciati dai sindacati

All’apprensione della notizia, sono tanti i messaggi di cordoglio e le note fatte pervenire dalle varie associazioni sindacali. “Un’altra morte sul lavoro, che si aggiunge alle tante avvenute in questo 2020 di lutto e di paura per il Covid. Esprime profondo cordoglio e vicinanza alla famiglia dell’operaio che ha perso la vita stanotte, schiacciato da un macchinario a Masone. La nuova emergenza Covid si è aggiunta alle vecchie emergenze che non devono passare in second’ordine, perché hanno uguale gravità”, spiegano Luca Maestripieri e Marco Granara, segretari di Cisl Liguria e Genova.

Mentre Andrea Tafaria, segretario generale Filca Cisl Liguria, scrive: “Dobbiamo costituire gli Rsl di sito, che sono i rappresentanti dei lavoratori di sicurezza, solo ed esclusivamente per tutti i cantieri che ci sono nei tratti autostradali della Liguria, la Cisl e la Filca lo stanno chiedendo a gran voce da tempo. Si può fare insieme alla Prefettura, alla Regione e ai concessionari autostradali. Un modello già funzionante durante i lavori che si stanno effettuando per il Terzo Valico”.


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Dal canto suo, il segretario ligure della Fillea Cgil, Federico Pezzoli, ha scritto una lunga nota di cordoglio per la famiglia, così come un appello alla sicurezza sul posto di lavoro. “La Fillea Cgil porge le proprie sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi della vittima – recita il messaggio. In attesa di comprendere la dinamica dell’accaduto, si è costretti a registrare l’ennesima tragedia sul lavoro in un settore, quello edile, tra i più martoriati in tema di infortuni sul lavoro. In questi anni, vista la pericolosità delle lavorazioni che coinvolgono i cantieri edili, soprattutto quelli autostradali, la Fillea Cgil ha chiesto nelle contrattazioni con le aziende, con le istituzioni e pubblicamente, l’applicazione intransigente delle norme sulla sicurezza sul lavoro”, che ad oggi “non sono pienamente attuati”.

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