Il volto di Gigi Proietti, sorridente e ironico, lì al Tufello. L’opera, realizzata da Lucamaleonte, è stata resa possibile grazie a Regione Lazio, Ater Roma e As Roma.
Gigi Proietti sui muri di Roma. E’ l’omaggio della città di Roma all’attore, simbolo della capitale, morto all’età di ottant’anni in una clinica romana il 2 novembre scorso, giorno del suo compleanno. Il murales è stato inaugurato al Tufello – grazie alla Regione Lazio ad Ater Roma e all’As Roma – uno dei quartieri di Roma più cari all’attore dove ha vissuto parte della sua vita. L’opera, dell’artista Lucamaleonte, è stata dipinta sulla parete di un palazzo Ater al civico di via Tonale, poco distante dal luogo esatto in cui abitava l’attore. Proprio al Tufello, nella periferia romana, Gigi Proietti ha trascorso gli anni dell’adolescenza all’interno di una casa popolare.
Gigi Proietti, simbolo di Roma
Nonostante siano trascorse già diverse settimane, l’attore è un simbolo della città. “Spettacoli, teatri, quando era al cinema c’ero anche io. Io sono appassionato a Gigi, è un grande attore. Ho avuto anche il piacere di conoscerlo, ho fatto corsi con lui. Una persona di poche parole, meravigliosa, dall’animo buono”. Parlava così una delle tante persone presenti il giorno del suo funerale lì, a Piazza del Popolo, dove si è svolto alla Chiesa degli artisti il funerale di Gigi Proietti. La salma dell’attore ha fatto tappa dapprima a Campidoglio; ha poi proseguito a Villa Borghese dove, all’interno del Globe Theatre – luogo che sarà poi a lui intitolato – ha avuto luogo una piccola cerimonia commemorativa da parte di colleghi, attori ed amici di una vita. Arrivato anche un pensiero da parte del Primo Cittadino Virginia Raggi che, essendo risultata positiva al Covid, non ha potuto essere presente.
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Successivamente, la salma dell’attore romano è arrivata a Piazza del Popolo, una piazza barricata e chiusa al pubblico a causa delle disposizioni anti-Coronavirus. Lì, ad aspettarlo dietro le transenne, diverse persone che lo hanno ricordato con una parola, un fiore, un pensiero. “Parlava poco, ma era sempre gentile. Lo beccavi per strada, al bar. Una volta lo beccai con Carlotta, sua figlia, stava prendendo un cappuccino e feci una foto con lui. Una persona a modo”, ci racconta un cittadino di Roma. “Uno dei tanti grandi che è venuto a mancare, se ne va un pezzo di storia di Roma che oggi viene a mancare”, prosegue. Roma, che oggi è a lutto cittadino, si è insomma unita intorno ad un’unica persona: Gigi, simbolo di questa città.