Anche la Germania vive la seconda ondata del Coronavirus. Mentre i casi aumentano, la cancelliera Angela Merkel sembra avere le mani legate sulla possibilità di inserire nuove restrizioni.
La Germania travolta dal Coronavirus. Aveva retto bene la prima ondata della pandemia, pur con numeri altissimi; ma la nazione di Angela Merkel poteva contare su un forte sistema sanitario e su condizioni esterne che le hanno permesso di reggere l’onda quando molti Paesi vivevano l’incubo della pandemia. Il peggio sembrava passato e proprio quando l’Europa in particolare sembrava poter respirare, la seconda ondata è arrivata proprio quando gli esperti l’avevano preannunciata. L’Istituto Roberto Koch, a cui è affidato il monitoraggio dell’epidemia in Germania, ha riferito ieri di oltre 855mila casi confermati di contagio. L’incremento nelle ultime 24 ore è stato di 22.609 casi mentre i decessi segnano un aumento di 251 unità, per un totale di 13.370 vittime complessive.
Per questo motivo, Angela Merkel aveva pensato di correre ai rimedi, con nuove restrizioni anti-Covid. Ma della bozza del decreto è rimasto ben poco, visto che il potere della cancelliera si è rivelato essere praticamente nullo di fronte alla volontà di governatori che si sono opposti a nuove restrizioni. I governatori avrebbero lamentato, in particolare, la scelta di preparare una bozza prima della riunione con i primi ministri regionali. Così, Angela Merkel ha promesso un confronto preliminare con i governatori prima di definire la nuova stretta. Le prossime misure potrebbero comunque arrivare presto, visto che il prossimo incontro con i governatori è fissato per il 25 novembre.
Merkel ha però ribadito in conferenza stampa la necessità di limitare i contatti e di rinunciare a ogni contatto non necessario. Proibite le feste private, mentre resta il divieto a incontrare più di un nucleo di conviventi. Il governo ha promesso di “proteggere le fasce più deboli: riceveranno mascherine FFP2 a prezzi scontati a partire da dicembre”. Saranno invece aperte le scuole e gli asili, o almeno questa è la volontà della cancelliera che, sui numeri, resta scettica: “Si stanno stabilizzando, ma troppo lentamente”. Il sistema sanitario tedesco, però, può ancora reggere e non vive drammi: “Siamo lontani dal precipizio, lontani da quella soglia”, ha detto Merkel. Ma le cose potrebbero cambiare in un attimo.
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