La quarantadue anni di Fano, Lilian Sora, fondatrice della onlus di Silvia Romano, sarebbe stata accusata dalla famiglia della cooperante italiana. Vediamo meglio chi è ‘sora Lella’.
Si chiama Liliana Sora ed è la fondatrice della onlus per la quale Silvia Romano collaborava come cooperante. La giovane donna fu, poi, rapita in Kenya, vicenda risoltasi con la liberazione della Romano ma ad oggi la famiglia della cooperante accusa proprio Liliana Sora, la quarantaduenne di Fano.
Lilian Sora, fondatrice della onlus di Silvia Romano: ecco chi è
Ha 42 anni e viene da Fano, Lilian Sora, fondatrice della onlus Africa Milele di Silvia Romano, la cooperante rapita in Kenya. Nell’ambiente Lilian era conosciuta come ‘sora Lella’.
Lilian Sora, descritta come una donna molto buona e spontanea, avrebbe avuto un colpo di fulmine per il Kenya dopo un viaggio fatto nel 2000 con l’ex marito. Conosciuti quei posti, la donna avrebbe deciso in seguito di aiutare i bambini del luogo, costruendo lì un orfanotrofio e avviando altre iniziative solidali, come per esempio la raccolta dei medicinali.
In Kenya ha poi trovato l’amore di Joseph, un masai. Insomma Lilian Sora, una donna che ha fatto davvero del bene in Kenya, così come riportato anche dal Corriere della Sera che ha riportato la testimonianza, rimasta anonima, di una volontaria della Sora che ha dichiarato: “Lilian ha aiutato decine di bambini. Una volta ne ho incontrato uno in Italia che aveva portato per curarsi: felice, ben accudito e amato”.
Intanto, però, la fondatrice sarebbe ai ferri corti con la famiglia della cooperante che era stata rapita e dopo il sequestro è stata ascoltata più volte dai Ros. Cos’è accaduto a Lilian Sora?
Silvia Romano mandata in Kenya allo sbaraglio?
Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, la famiglia della cooperante rapita in Kenya ha accusato Lilian Sora di aver mandato allo sbaraglio Silvia Romano che sarebbe andata in missione senza assicurazione per le malattie e gli infortuni.
Sulla questione , dopo il sequestro della Romano, si pronunciò Popi Fabrizio, un ex discografico che collaborava con Renato Zero e che, abbandonato il campo della musica, svolta la sua vita fondando, anche lui, una onlus in Kenya: “Io per esempio smisi nel 2013 d’accettare volontari, perché sono pericolosi”.
Perché i volontari sono pericolosi secondo l’ex discografico? Popi Fabrizio chiarisce la sua idea: “Pericolosi per la loro leggerezza, per la loro ingenuità, per la mancanza assoluta di rispetto delle regole del Paese che li ospita, per l’esagerato amore nei confronti dei bambini, solo perché sono scalzi, sporchi, affamati e fanno tanta tenerezza. Pensano a una bella vacanza, pensano alla novità, pensano alle foto, ai milioni di video che poi di sera postano sui social. Pensano di essere immuni da tutto e quasi ogni giorno, senza saperlo, rischiano grosso”.
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Insomma i volontari sono un alto rischio seppur una grande risorsa, secondo Popi Fabrizio che conclude il suo discorso così: “Sono pericolosi e controproducenti, anche se apprezzo il loro grande impegno, che riconosco spontaneo e genuino”.