Gianna e Daniela sgozzate a pochi mesi di distanza, forse da stesso killer

Gianna e Daniela sgozzate a pochi mesi di distanza, forse da stesso killer. Ecco chi potrebbe essere l’assassino

Gianna e Daniela-Meteoweek.com

Sono morte così Gianna e Daniela, due donne unite dallo stesso destino tragico e forse anche dallo stesso killer. Dopo 4 anni di lunghe indagini, i casi di omicidio di Gianna Del Gaudio e Daniela Roveri sembrano essere molto vicini a una svolta. Sia Gianna sia Daniela sono morte assassinate nel 2016: Gianna a fine agosto mentre Daniela il 20 dicembre. Entrambe sono morte in provincia di Bergamo, rispettivamente a Seriate e Colognola, con la stessa modalità, ossia sgozzate.

Secondo quanto ha riportato ieri in tribunale l’ex ufficiale Ris Parma Giorgio Portera, consulente genetista dell’ex capostazione Antonio Tizzani, attualmente imputato per l’omicidio della moglie Gianna Del Gaudio, il killer di entrambe le donne potrebbe essere proprio l’ex ferroviere.

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C’è una forte compatibilità tra il Dna rilevato sul guanto trovato accanto al taglierino del delitto di Gianna Del Gaudio e il Dna individuato sul volto di Daniela Roveri“, ha spiegato Portera. Potrebbe dunque esserci lo stesso killer nei due delitti compiuti a soli 4 mesi di distanza l’uno dall’altro, ipotesi già tenuta in considerazione precedentemente. Secondo Portera l’ipotesi potrebbe essere più concreta poiché 23 marcatori dei due Dna rilevati nei due delitti sarebbero sovrapponibili. Nel corso del processo, Portera ha asserito che “la compatibilità è forte, l’identificazione di Ignoto 1 è abbastanza chiara: i due casi sono vicini non solo dal punto di vista del Dna ma anche nella dinamica. Ci sono i presupposti per capire le compatibilità e per risolvere i casi”.

Tuttavia, c’è anche un altro aspetto da tenere in considerazione, ossia che per ciò che concerne il dna rilevato sul taglierino usato come arma del delitto e attribuibile a Tizzani, il consulente della difesa ha precisato che “potrebbe essere stato il risultato di una contaminazione avvenuta nei laboratori a Parma, tutte le successive analisi sullo stesso campione non hanno infatti confermato l’esito“. Prossima udienza il prossimo 27 novembre.

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