Le proteste dei lavoratori durante la seconda ondata indicano che i cittadini vogliono sopravvivere al coronavirus, ma anche alla fame.
“Un secondo lockdown non ce lo possiamo permettere”. È la frase che ci sentiamo ripetere dalla fine di settembre. La conclusione dell’estate e l’inizio dell’autunno ha portato con sé la paura di una nuova ondata di coronavirus. E con lei, il timore di una seconda chiusura generalizzata.
Mentre in Italia i contagi crescevano esponenzialmente, abbiamo sentito politici, esperti e giornalisti ribadire che non ci sarebbe mai stato un altro lockdown dell’intero Paese. Solamente nel mese di ottobre, lo ha affermato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, la sottosegretaria alla Salute Sandra Zampa.
E ancora la sindaca di Roma Virginia Raggi, il vicedirettore del quotidiano Domani Emiliano Fittipaldi, il giornalista Andrea Scanzi, il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il presidente di Confcommercio nella Provincia di Rimini Gianni Indino. Ed è solo una parte delle voci che hanno annunciato all’unanimità quanto dannoso potesse essere chiudere nuovamente l’Italia.
In effetti, stando alle stime della società italiana di consulenza Prometeia, pare che potrebbe essere necessario aspettare il 2025 per pensare ad un superamento definitivo della crisi economica scaturita dall’emergenza sanitaria da Coronavirus. Lo ha confermato anche il Fondo monetario internazionale (Fmi), le cui proiezioni indicano che nel prossimo anno – 2021 – l’Italia rischia una caduta del Pil del 10,6 per cento e una crescita del debito pubblico oltre il 150 per cento del Pil.
Stando al rapporto pubblicato dal Centro Studi di Confindustria, infine, in termini di Pil pro-capite, con la crisi da coronavirus l’Italia è tornata ai livelli di fine anni Ottanta. È per questo che l’esecutivo, nel giro di sette mesi, ha cambiato strategia. Se nei mesi di marzo e aprile il governo ha dato la priorità alla salute dei cittadini e alla loro tutela, durante la nuova ondata di coronavirus il premier ci pensa due volte prima di chiudere tutto. Nonostante l’impennata dei contagi, nonostante alcuni ospedali siano in difficoltà.
LEGGI ANCHE:
Anche perché un piccolo assaggio di quello che potrebbe accadere con la promulgazione di un nuovo lockdown il governo l’ha avuto quando ha emanato il Dpcm con cui chiudeva anticipatamente bar e ristoranti. Non è passato molto prima che, in diverse Regioni d’Italia, iniziassero manifestazioni e proteste dei lavoratori. Le persone voglio sopravvivere al virus, è vero. Ma anche alla fame.
Il Torino di mister Vanoli è partito molto bene in Serie A e, nonostante le…
Dai fasti degli anni '90 e dei primi 2000 sembra passata un'eternità. Ormai da più…
Quali sono le aziende che garantiscono il miglior servizio per la luce e il gas…
Anticipazioni sulle prossime puntate della soap di Rai Uno Il Paradiso delle Signore 9: crisi…
Quando si parla di detergere il viso sono molti a commettere errori banali che compromettono…
Le anticipazioni sulla puntata del 15 ottobre di Temptation Island rivelano diversi colpi di scena:…