Impresario positivo al Covid falsifica tampone per far rientrare dipendenti a lavoro. Denunciato a piede libero dagli agenti
Un impresario di Roma ha falsificato il referto del tampone a cui era risultato positivo dopo un caso di positività all’interno della sua impresa, per far sì che i suoi dipendenti rientrassero tranquillamente a lavoro. L’uomo, 50 anni, era uno dei due titolari di un’azienda sita nel quartiere Aurelio/Monteverde.
Dato che uno dei due titolari e un dipendente erano risultati positivi al virus, altri 3 lavoratori avevano fatto il tampone, risultato essere negativo per tutti. Ergo i 3 dipendenti avevano chiesto al loro capo di sapere quale fosse il risultato del suo tampone prima di tornare a lavoro e l’uomo aveva detto loro di essere negativo. I lavoratori sono quindi rientrati in azienda, stando spesso a contatto con il loro titolare.
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Ma gli agenti del commissariato Aurelio hanno indagato sulla vicenda e acquisito il referto col reale esito dalla struttura sanitaria in cui l’imprenditore si era sottoposto a tampone. Esito che in realtà era, appunto, positivo. Nel referto era scritto che l’uomo sarebbe dovuto restare in isolamento domiciliare obbligatorio.
I tre lavoratori hanno quindi fatto di nuovo il tampone e uno di loro è risultato contagiato. L’impresario, invece, si è beccato una denuncia a piede libero.