Nuova forte esplosione del vulcano Stromboli: alta la nube nera che si è propagata sull’isola, con pioggia di cenere caduta sulle case in paese. L’Ingv-Oe di Catania rassicura sulla situazione: nessun danno a cose o persone.
Continua la forte attività vulcanica, nella Sicilia colpita dalla pandemia. Giunta pochi minuti fa è la notizia di una nuova grande esplosione dal cratere dello Stromboli, che ha provocato l’emissione di un’alta nube lavica e di una pioggia di cenere sull’isola. I prodotti formatisi con l’esplosione del cratere hanno inoltre anche raggiunto le abitazioni, che sono state ricoperte da materiale piroclastico.
A renderlo noto è stato un comunicato ufficiale divulgato ai media e alle autorità dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia – Osservatorio etneo di Catania. Nel comunicato si apprende che le reti di controllo dell’area hanno “registrato alle 10.24 una repentina variazione dei parametri monitorati, con variazione del segnale sismico”.
Spavento ma nessun pericolo dovuto alla nuova, grande esplosione dal cratere vulcanico di Stromboli. Nonostante l’importante caduta di cenere e materiale piroclastico sull’isola e sulle abitazioni, nessun danno sarebbe stato provocato a persone, animali e cose. A renderlo noto sempre l’Ingv-Oe di Catania, che ha spiegato come “attraverso le telecamere di sorveglianza è stata osservata un’esplosione di maggiore intensità dall’area centro-meridionale” e che “i prodotti emessi sono ricaduti abbondantemente lungo la Sciara del fuoco”.
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Il fenomeno è stato caratterizzato da una sequenza di eventi esplosivi, come come anche di una frana durata circa 4 minuti. In merito all’ampiezza del tremore vulcanico, invece, pare non siano state segnalate variazioni significative.
L’eruzione di oggi si accoda all’importante fenomeno vulcanico successo a Stromboli già cinque giorni fa. Un’esplosione ancora più forte, quella di allora, che oltre ad essere stata avvertita chiaramente dagli abitanti dell’isola, aveva persino aperto porte e finestre di diverse abitazioni.
Secondo quanto riportato dalle fonti locali, gli abitanti del paese avevano potuto udire un rumore di esplosione piuttosto forte, mentre dalla zona degli Scari sul versante orientale (e quindi di fronte ai crateri attivi), era possibile assistere a un bagliore rosso provenire da dietro la cresta del Pizzo. Significative, inoltre, le bombe di lava incandescente che erano state espulse sulle pendici superiori della Sciara del Fuoco.
“L’esplosione ha generato un’onda di pressione consistente. Per questo è stata avvertita con molta chiarezza”, avevano spiegato in quell’occasione gli esperti che monitorano la situazione di Stromboli. Tale fenomeno, verificatosi dopo settimane di attività sismica generalmente molto bassa (con piccole eruzioni ad intervalli di 20-30 minuti ciascuna), segue inoltre la scia di quanto già accaduto la scorsa estate, con il vulcano che aveva spaventato sia i turisti che i residenti a seguito delle violente esplosioni verificatesi il 19 luglio e il 3 luglio 2019 – giorno in cui perse la vita un escursionista di Milazzo.
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