Oltre 120 persone sono state arrestate domenica in Bielorussia, durante le proteste dell’opposizione contro Lukashenko.
Continuano i disordini in Bielorussia: 120 persone sono state arrestate domenica in Bielorussia, durante le proteste dell’opposizione contro la rielezione del presidente Alexander Lukashenko. Lo denuncia il gruppo bielorusso per i diritti umani Viasna. Si parla di almeno 80 arresti a Minsk, la capitale, dove una nuova marcia pacifica ha riunito decine di migliaia di persone. Almeno 47 persone sarebbero state arrestate durante manifestazioni nelle zone di Gomel, Brest e Grodno. Una situazione che sta diventando sempre più ingestibile e che richiederà presto l’intervento delle forze dell’ordine. Recentemente il Presidente era intervenuto pubblicamente per parlare delle elezioni negli Stati Uniti. Il presidente bielorusso ha detto che gli Stati Uniti hanno interferito nelle elezioni di altri Paesi e nelle loro presidenziali “hanno ricevuto” il risultato dei loro “sviluppi”.
“Niente in Bielorussia prefigurava questi eventi… Hanno lavorato in silenzio, hanno creato cellule nelle imprese, soprattutto in quelle statali, poi hanno cominciato a muoversi… Si sono spinti nei nostri centri scientifici, medici. Tutto è stato fatto da specialisti per controllare inconsciamente la gente. Probabilmente ci sono stati dietro sviluppi di esperti americani”, ha detto Lukashenko.
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Le proteste comunque proseguono: la maggior parte dei fermi ha avuto luogo a Minsk ma gli attivisti per i diritti umani hanno riferito di detenzioni anche a Gomel, Svetlogorsk, Novogrudok, Bobruisk, Grodno, Pinsk,
Brest, Novopolotsk, Baranovichi, Mogilev, Osipovichi, Zhlobin,
Molodechno e Ivye.
Le proteste di ieri sono state innescate da un avvenimento specifico: la morte di Roman Bondarenko, ex membro delle forze speciali bielorusse malmenato e ucciso settimana scorsa da agenti del regime per aver interferito con un’operazione di repressione. Bondarenko, era un poeta. La scena dell’arresto e della carica della polizia é stata ripresa dalle videocamere di sicurezza e da alcuni telefonini. Alla domanda “cosa state facendo?” da parte di altri manifestanti a chi stava picchiando il ragazzo, la risposta é stata “Stiamo ripulendo la città da quelli come voi”.
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Roman é stato caricato su un minibus che era parcheggiato vicino alla strada dove é avvenuto l’arresto, lo hanno picchiato con i manganelli, con una violenza inaudita. Il veicolo sul quale era stato fatto salire si muoveva bruscamente, come ha testimoniato chi ha assistito alla scena. Aveva un trauma cranico e un edema cerebrale; alcuni medici hanno confermato che si trattava di evidenti conseguenze da percosse su tutto il corpo.
Secondo le autorità invece, il giovane aveva solo “un’intossicazione da alcool”. Queste parole hanno innescato le proteste che non si sono ancora fermate.