La scoperta è avvenuta nella città di Saqqara. In una delle roccaforti dell’antico Egitto sono state rinvenute anche statue dorate e maschere appartenute ai faraoni.
Una nuova incredibile scoperta è avvenuta in Egitto in queste ultime ore. Ci troviamo a Saqqara, nella terra dei tesori indefiniti, dove gli archeologi hanno lavorato a lungo per completare questa scoperta straordinaria. Il Ministero del Turismo e delle Antichità ha dato l’annuncio per quello che è stato il più grande ritrovamento archeologico del 2020 in questa magica area. E durante la conferenza stampa organizzata oggi sono stati resi noti gli oggetti che sono stati riportati alla luce, alla presenza di alcuni importanti ambasciatori provenienti da tutto il mondo.
La scoperta riguarda circa 100 sarcofagi appartenenti ai faraoni, che risalgono alle epoche del Tolomeo e del Tardo Periodo. A questi si aggiungono più di 40 statue con maschere e mummie dorate. Alcune di queste scoperte troveranno presto una nuova casa presso il Grande Museo Egizio, accanto ai resti delle piramidi di Giza e al Museo della Civiltà, nel centro storico del Cairo. Altre verranno invece trasferite presso il Museo Egizio di Tahrir, in occasione dell’anniversario della nascita della struttura in cui sono conservati autentici pezzi di storia dell’Egitto.
Non poteva non esserci una reazione entusiasta da parte delle istituzioni egiziane nel campo della storia e dell’antichità. Tanto che Khaled Al-Anani, ministero del turismo e dell’antichità, ha espresso grande soddisfazione per la più grande scoperta archeologica di questo anno funesto. “Queste scoperte sono una grazia di Dio – ha dichiarato – . Grande aiuto arriva anche dalla presenza di partner di tutti i paesi del mondo che partecipano alla ricerca e all’esplorazione con le autorità egiziane“. Nel frattempo Al-Anani ha svelato la nascita di un nuovo museo dal nome di New Capital Museum.
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I giovani archeologi egiziani sono riusciti a portare a termine questa scoperta sotto la guida di Zahi Hawass. Sono loro, secondo Al-Anani, il motivo e la forza che ha portato al compimento del 95% delle scoperte negli ultimi anni. Tra le altre cose, il ministro ha fatto capire che questo nuovo ritrovamento non è collegato a quanto è stato portato alla luce lo scorso 3 ottobre. In quel caso vennero scoperte ben 59 bare, che sono state già trasferite presso i locali del Gran Museo Egizio. Dunque il lavoro sul campo archeologico prosegue a gonfie vele in Egitto.
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Alle parole del ministro si sono aggiunte quelle di Mustafa Waziri. Il segretario generale del Consiglio supremo delle antichità, nonchè capo della missione archeologica egiziana, lavora a Saqqara e ha fatto capire quanto sia stato importante, per tutta la popolazione, venire a conoscenza di questa scoperta. “La scoperta è stata effettuata da mani egiziane – ha voluto sottolineare – , che sono riuscite a scoprire più di 100 bare in 3 pozzi. La terra della regione di Saqqara non ha rivelato tutti i suoi segreti, altre sorprese arriveranno nel tempo“.
E il ministro Al-Anani ha aggiunto: “Ci sarà una nuova sorpresa, un’altra enorme scoperta nella regione di Saqqara sarà annunciata presto, forse a dicembre“.
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