L’Emilia Romagna è stata inserita nelle zone arancioni. Il livello di rischio, dunque, è alto. La sottosegretaria alla Salute, Sandra Zampa, tuttavia, ritiene che presto la Regione potrà tornare ad essere zona gialla.
A distanza di due settimane dalla divisione in fasce dell’Italia le regioni rosse, arancioni e gialle sono cambiate. In molte, infatti, il livello di rischio è aumentato. Una di queste è l’Emilia Romagna, che è passata dall’essere zona gialla all’essere zona arancione. Le misure restrittive, dunque, saranno più rigide almeno per quattordici giorni. Resteranno chiuse, infatti, le attività di ristorazione e sarà vietato spostarsi dal proprio Comune di residenza salvo comprovati motivi di salute, lavoro o altre necessità. Sandra Zampa, sottosegretaria al Ministero della Salute, tuttavia, ritiene che la Regione potrà presto tornare a provvedimenti più larghi.
Sandra Zampa ha espresso la propria fiducia nei confronti dell’Emilia Romagna in un’intervista rilasciata all’edizione bolognese del quotidiano Il Resto del Carlino. “L’Emilia Romagna resterà in zona arancione per due settimane. Ma ha tutte le carte in regola per tornare gialla. Come spero possa accadere anche per il resto dell’Italia. Non vi è alcuna anomalia, né intento punitivo, nei cambiamenti del livello di rischio. Ci sono 21 parametri al vaglio degli scienziati del Ministero della Salute. Passare all’arancione non è qualcosa di cui vergognarsi. La salute viene prima di tutto. Dobbiamo fare tutti degli sforzi“, ha detto la sottosegretaria.
Inoltre, ha rivolto parole di elogio nei confronti del governatore emiliano-romagnolo Stefano Bonaccini, in quanto “ha avuto il coraggio e la forza di prendere una
decisione impopolare, senza scenate su YouTube come altri“. Le importanti ordinanze restrittive, tuttavia, non hanno evitato né all’Emilia Romagna né al Friuli Venezia Giulia il passaggio alla zona arancione. “Le misure di pubblica sicurezza sono fondamentali, ma serve essere responsabili come cittadini poiché, altrimenti, il rischio è di trovarci a vivere lo stesso film di Ferragosto“, ha sottolineato Sandra Zampa. L’ombra di un nuovo lockdown è ad oggi dietro l’angolo. “Il modello che stiamo adottando serve proprio per
evitarlo“.
Tema caldo è anche quello relativo al Natale, su cui la sottosegretaria alla Salute già si era precedentemente espressa. In particolare, aveva invitato gli italiani a trascorrere le feste con un nucleo familiare abbastanza ristretto, ovvero solo i parenti di primo grado. Le sue parole avevano creato parecchie polemiche. “Ho soltanto voluto dire di fare il cenone con gli affetti più cari. Se poi si vuole mangiare il panettone con la zia tutto bene. Ma il discorso è più serio. Natale e Capodanno non può essere un liberi tutti. O ci ritroviamo la terza ondata. Quindi no a feste, festoni, brindisi in piazza“, ha ribadito.
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La speranza è che, nei prossimi mesi, il vaccino possa ostacolare la diffusione del Covid-19 e, dunque, migliorare la situazione. Evitando, dunque, anche una terza ondata. “Il vaccino arriverà a gennaio. Ne abbiamo prenotate 70 milioni di dosi, ci sarà per tutti. Ma si partirà dai medici, poi gli anziani e le categorie più fragili”, ha concluso Sandra Zampa.
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